Un gruppo di ragazzi, uniti dall'amore per il proprio territorio e dal sogno di non vedere scomparire le proprie origini sotto il travolgente vortice della vita moderna, si ritrovano quasi per caso e decidono di lanciarsi in un progetto per il recupero paesistico ed etnografico del proprio territorio. Racconteranno di streghe ed orchi, vette e macerie, boschi e ghiacciai, invitando a riscoprire tutti quei luoghi di cui si sta perdendo la memoria, luoghi legati alla loro infanzia, ai racconti dei nonni o al semplice e splendido contatto con la Natura.
Come scriviamo nell’editoriale di apertura sul primo numero della rivista Le montagne divertenti che esce il 21 giugno 2007:
«La Valtellina lontana dal turismo, lontana dalla frenesia del vivere moderno, lontana dal traffico, lontana dagli scempi edilizi, si sta lentamente allontanando anche dai nostri ricordi. È stata la nostra culla e la casa dei nostri antenati che, generazione dopo generazione, hanno creato e si sono tramandati la cultura alpina.
«Le radici erano così profonde da illuderci che l’albero fosse immortale e neppure dinnanzi ai primi segni della malattia sembrò necessario porvi rimedio.
«Rimaniamo pochi nostalgici, seduti ai suoi piedi ad osservare le ultime foglie che cadono, mentre ricordiamo quanto un tempo quell’albero fosse bello, verde e rigoglioso.
«Il ruscello che bagnava la terra è asciutto perché con le sue acque si è prodotto denaro, col denaro si è costruita una strada per trasportare nuove merci che nessuno aveva mai visto. I forestieri che le possedevano sembravano felici, la ricchezza era facile e poco faticosa. Così, senza porci tante domande, anche noi valtellinesi abbiamo rincorso la modernità dimenticandoci chi eravamo, guardando i nostri avi come masochisti che si spezzavano la schiena per vivere abbracciati a queste montagne, senza mai sfruttarle per effimeri profitti. Ignoranza o saggezza?
«Nessuna somma potrà restituirci ciò che è andato perso. Ogni foglia che cade spunta un nuovo capannone, crolla una vecchia baita, i rovi si mangiano una vigna. Ma, mentre qualcuno vorrebbe estirpare subito il nostro albero, noi tentiamo d’annaffiarlo aspettando che germogli ancora.
«Le Montagne Divertenti è un grande contenitore che con libri, siti web e ora anche una rivista trimestrale, invita a riscoprire la Valtellina Alpina, specialmente i luoghi meno battuti. Leggende ed aneddoti, assieme a testimonianze sul passato, sia per quel che riguarda l’alpinismo, sia per quel che riguarda la vita di tutti i giorni. Prenderemo per mano il lettore e lo accompagneremo in un viaggio inusuale fra picchi e prati, ghiacciai e paesi, rocce e fiumi, animali ed erbe. Un piccolo omaggio alla nostra terra».
LA STORIA
Il progetto “Le montagne divertenti” è nato nel 2004 con il mio primo libro sulle montagne valtellinesi, una sorta di diario guida. Cento pagine in cui raccontavo e documentavo un anno di escursioni fra le vette valtellinesi. Il tutto visto attraverso gli occhi miei e dei miei compagni, senza rispettare alcun canone alpinistico, ma con l’ingenua curiosità di chi vuole scoprire un mondo nuovo e fantastico.
Il 2005 l’ho dedicato alla scrittura di un secondo volume, ben più articolato e sostanzioso. Le montagne divertenti, viaggio fra le vette dimenticate: 286 pagine di alpinismo pionieristico. Proprio così, il libro è dominato dallo stesso spirito degli alpinisti di cent’anni fa, che, oltre alla via d’ascesa, dovevano inventarsi pure una tecnica di salita. Assoluta libertà e spensieratezza. Val Fontana e valli di Piateda, emblemi di mete un tempo ambite ed ora desuete, sono il fulcro del volume e i luoghi che invito a riscoprire. L’assenza di punti d’appoggio e comode quanto deturpanti infrastrutture non si addice alla pigrizia dell’uomo moderno, che così abbandona luoghi d’una bellezza incredibile. Nel mio camminar per monti sono stato accompagnato dagli splendidi racconti di Bruno Galli-Valerio, da miti e leggende, e dal ricordo di figure eccezionali come il grande scienziato alpinista-naturalista Alfredo Corti, la leggendaria guida alpina Giovanni Bonomi e il prete alpinista, misteriosamente scomparso nel 1934 durante un’ascensione in Val Masino, don Giuseppe Buzzetti. Ne è così nato un lavoro originale che, uscito nel maggio 2006, è andato esaurito in meno di 10 mesi.
Il volume mi ha inoltre permesso d’incontrare e conoscere altre persone che vivevano il nostro territorio con lo stesso amore e la stessa nostalgia di origini e tradizioni. Il continuo lavoro di schedatura e documentazione delle ascensioni/escursioni, supportato anche da nuovi collaboratori, ha riempito vari raccoglitori.
Per mettere il materiale a disposizione di tutti, senza ricorrere a un nuovo libro, è nato un sito internet (www.vai.li/montagne-divertenti), dove l’utente appassionato può trovare gratuitamente, oltre alle relazioni d’alpinismo, anche fotografie, lezioni di toponomastica, giochi e articoli di varia natura.
Nell’aprile 2007, io e Vitto, parte integrante del progetto, maturiamo l’idea di una nuova rivista. Un trimestrale, un format a cui tutte le persone che cercano la Valtellina più genuina possono rivolgersi. Dovrà avere tante foto, parlare di quello che si sta perdendo, parlarne coi nostri cuori e non secondo schemi che non riconosciamo. Non vogliamo appartenere a nessun gruppo, né siamo contro nessuno, vogliamo solo parlare, talvolta con nostalgia, di qualcosa che è o è stato bello.
A fine aprile stringo contatti con qualcuno che sicuramente la pensa come me: Roberto Moiola, webmaster di waltellina.com e waltellina.it, i due principali siti indipendenti sull’ambiente valtellinese. Gli parlo del lavoro che ho in mente e uniamo tutte le nostre forze e risorse (materiale, collaboratori e conoscenze) per questa nuova rivista.
La nostra zattera diventa un vascello. A maggio si unisce anche Maurizio Torri e diviene direttore responsabile della rivista. Il 21 giugno 2007, infine, esce il primo numero del nuovo magazine, numero dedicato all’estate e contenente un’interessantissima monografia su Spriana, tre schede d’alpinismo (Painale, Pizzo di Prata e Bernina), tre d’escursionismo (Legnone, Sorgenti dell’Adda e Sentiero dei Ciclopi), ricette, curiosità e tanti approfondimenti.
Beno
www.lemontagnedivertenti.com