Il Parco delle Orobie Valtellinesi ha espresso parere negativo sull’istanza presentata dalla Edison Spa per la concessione di derivazioni per uso idroelettrico dai torrenti Madrasco, Cervio e Livrio, nei comuni di Fusine, Cedrasco, Caiolo e Piateda. Nell’ultima seduta il Consiglio di amministrazione ha ritenuto la richiesta della Società in contrasto con le finalità di salvaguardia ambientale dell’area protetta, che non rendono opportuna la realizzazione di nuovi bacini artificiali, impianti idroelettrici, condotte e captazioni o derivazioni a scopo idroelettrico, prima della predisposizione del Piano di settore idrogeologico del versante orobico, che renda coerente il sistema complessivo delle captazioni con le esigenze di conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali.
«Rientra fra le specifiche finalità dell’ente, secondo quanto previsto dallo Statuto – spiega il presidente, Walter Raschetti – provvedere alla tutela dell’ambiente naturale del Parco, in linea con le disposizioni regionali in materia. In tale ottica, il Programma per gli interventi di conservazione e gestione della fauna nelle aree protette, approvato dalla giunta regionale nel 2001, indica, fra le norme per una corretta gestione dell’ambiente ai fini faunistici, la non alterazione della qualità e quantità delle acque, tanto meno opportuna in una zona, come quella interessata dal prelievo, frequentata da numerose specie di fauna vertebrata».
A favore della mancata autorizzazione depone inoltre l’inclusione della zona individuata per il prelievo fra le aree prioritarie ai fini della conservazione della biodiversità delle Alpi, secondo il rapporto realizzato dalla Rete delle aree protette alpine, dal Comitato scientifico internazionale per la ricerca alpina e dal Wwf, oltre a comparire fra le 200 ecoregioni che il programma “Global 200” considera essenziali per conservare la biodiversità a livello planetario.
«Le disposizioni contenute nel Piano territoriale del Parco, che vietano ulteriori prelievi in assenza di una pianificazione di settore – aggiunge Raschetti – costituiscono importanti linee di principio alle quali attenersi, nelle pronunce di compatibilità ambientale, sebbene non più in vigore per la decorrenza dei termini previsti dalla legge regionale».
Il parere negativo espresso a fronte della richiesta della Società Edison ha infine tenuto conto dell’incompatibilità del progetto con le esigenze di tutela dei Siti di importanza comunitaria, la cui gestione è affidata al Parco delle Orobie Valtellinesi, che sorgono al confine delle opere di presa sui torrenti Cervio e Livrio.
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