Il Presidente sorride mentre saluta i suoi giocatori, per una volta non in calzoncini e maglietta prima o dopo una partita di campionato, ma rilassati e casinari alla cena annuale che la Tiranese organizza ormai da anni come tradizionale chiusura della stagione agonistica. Oberti sorride, ma il taglio del labbro si stringe un po’, l’occhio brilla furbetto, quando parla del campionato appena chiuso, il viso è un po’ da sassolino nella scarpa, quella impercettibile smorfia causata da un qualche dolore, anzi meglio fastidio, lieve, ma che ti resta lì. A spanne potrebbe essere quel mancato accesso ai play-off e la “condanna” ad un altro campionato di Seconda categoria a causar noia. Il Presidente, schietto e sincero come sempre, ti appoggia lo sguardo di tre quarti e la butta lì… gli girano un po’ per non essere riuscito a riportare la squadra in Prima. Gli puoi dire che in Terza ci siamo stati degli anni e che ci vuole un po’ di pazienza, ma convincerlo è dura, e poi è tempo del discorso, il Valchiosa si mette all’ascolto. Grazie a tutti, giocatori, allenatore, dirigenti, staff e collaboratori vari che hanno permesso all’US di chiudere un’annata positiva nonostante i gravosi impegni di tempo ma anche economici che una società del genere comporta. Parole sentite e non buttate lì, del resto la passione per il calcio e i colori di casa, Oberti non la nasconde di certo. Quello che si vuole è rialzare la testa, ridare a Tirano il ruolo importante che ha sempre avuto nel calcio valtellinese, il quadro è chiaro e la presenza del boss del Sondrio Calcio, Oriano Mostacchi, lo conferma. Il capoluogo deve fare da faro per tutto il movimento, il Sondrio, campanili o no, deve diventare la “nazionale valtellinese”, raccogliere i migliori talenti nostrani e permettere loro di ambire a lidi più nobili. Sondrio, Tirano, Talamonese e forse Morbegno dovrebbero essere i protagonisti di questo ambizioso progetto.
Il vivaio e la scuola calcio sono l’altro tema a cui Oberti tiene, Tirano deve sempre più essere il riferimento per i calciatori dei dintorni, da Mazzo a Tresenda, un polo d’attrazione per i migliori calciatori.
Sulla nuova stagione pochi dubbi, si punta in alto, un grazie doveroso a Ceresoli e il ritorno di Aldo Livraghi, più che di casa a Tirano, allenatore degli anni d’oro più recenti, quelli della Prima categoria a fine anni Novanta. Il Presidente chiede la promozione, la squadra c’è, verrà rinforzata con qualche innesto forse proprio da Sondrio, ma l’importante è l’entusiasmo e quello, a quanto pare, in casa US, dal Presidente al mitico Cecco non manca!
Andrea Gusmeroli
(da Tirano & dintorni, giugno 2007)