Non previsto dal cartellone iniziale, arriva all’Auditorium di Morbegno un gradito fuori programma. Sabato 9 giugno alle 21, infatti, la struttura accoglierà un concerto del Coro “Milano” organizzato dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno in collaborazione con il Consorzio Turistico “Porte di Valtellina”.
Il Coro, diretto da Giancarlo Baia e accompagnato dall’organista Alessandro La Ciacera, eseguirà brani della tradizione polifonica sacra: “Alleluja” (Haendel), “And the children of Israel sigh’d” (Haendel), “Sicut cervus” (da Palestrina), “Tota pulchra” (Menichetti), “Gaudete” (canto natalizio), “Bogoroditse Devo” (Rachmaninov), “Alma Redemptoris Mater” (da Palestrina), “Wohl mir” (Bach), “Ave Maria” (Baumann), “And the Glory” (Haendel), “Caligaverunt oculi mei” (Da Victoria), “Eli!Eli!” (Bardos), “Ave Verum Corpus” (Mozart), “Regina caeli” (Aichinger), “Estote fortes in bello” (Marenzio), “Exsultate iusti” (Grossi), “Alleluja” (Haendel).
La manifestazione è a ingresso libero. Informazioni: Consorzio Porte di Valtellina (Tel. 0342 601140).
Nato nei primi anni Sessanta, all’interno dell’esperienza ecclesiale della Gioventù Studentesca di don Giussani, il coro ha accompagnato le liturgie sacre e i momenti più significativi della comunità, divenuta nel frattempo Comunione e Liberazione.
Fino al 2003 è stato diretto da don Lodovico Cazzaniga (per tutti don Vico), deceduto a Medjiugorie l’8 dicembre 2005, già canonico, organista e maestro di Cappella del Duomo di Monza, autore di numerose composizioni per coro e organo, armonizzazioni e arrangiamenti, nonché della trascrizione di testi che giacevano sconosciuti nell’archivio musicale del Duomo di Monza, scritti nella seconda metà del ‘700 da Giovan Bernardo Zucchinetti, musicista conteso tra la Prepositurale di Varese e il Duomo di Monza.
Il Coro, oggi, è composto da una quarantina di elementi, non professionisti, prevalentemente padri e madri di famiglia, che senza alcun compenso personale rendono ragione della loro fede, facendo conoscere la grande tradizione musicale cristiana.
Il Coro possiede un ampio repertorio di musiche di tutti i tempi. Tra gli autori proposti dall’ensemble figurano: Anerio, Bach, Bardos, Baumann, Bettinelli, Bouzignac, Confalonieri, da Viadana, Da Victoria, Dionisi, Donini, Grecaninov, Haendel, Kodàly, Lemacher, Menichetti, Monteverdi, Mozart, Palestrina, Perosi, Poulenc, Rachmaninov, Scarlatti, Stravinsky, Van Berchem, Zucchinetti.
In caso di pioggia troveranno riparo all’Auditorium, come è già stato giovedì 31 maggio per le musiche e le danze del Gruppo Congo, anche gli eventi nel calendario della manifestazione internazionale “Spirito del Pianeta” che si svolgono normalmente all’aperto nell’attiguo cortile dell’ex asilo.
Giovedì 7 giugno sono di scena i Sayani, di etnia mongola, provenienti dalla Repubblica di Tyva, la stessa che ha dato i natali alla grande cantante Sainkho Namtchylak. I tuvunci sono specialisti del canto gutturale chiamato khoomei, che non ha eguali al mondo per diversità e stile, con spettacolari duplicazioni di voce. vocicapaci di eseguire due voci in una. È un’arte difficile e antica che viene trasmessa di generazione in generazione.
Giovedì 14 giugno la rassegna curata da Simonetta Del Nero e Gabriella Mascadri si chiude con un gruppo di Aztechi del Messico, che presenterà la cultura musicale della grande civiltà precolombiana. Cerimonie e danze in splendidi costumi tipici ricordano oggi le antiche tradizioni di una mitologia complessa e affascinante, dominata dal Sole (Tonatiuh) e dalla Luna (Metzli), eterna antitesi tra male e bene.
Entrambi gli spettacoli iniziano alle ore 21:15. Ingresso a 7 euro, gratuito per chi non ha compiuto i 12 anni. (Info: 0342 611582, 0341 941680)
Paolo Redaelli
Ufficio stampa SpazioArte