Il CorriereEconomia di ieri ha riportato l'incidenza del costo delle consulenze sul Pil. L'Italia è ultima, con lo 0,14%, al pari di Polonia e Grecia, mentre la Gran Bretagna è in testa con l'1%.
Come mai allora tanto scandalo per le consulenze quando siamo gli ultimi in Europa e non possiamo certo rimproverare la Gran Bretagna di inefficienza e inefficacia? Certo, alcune consulenze hanno il sapore delle regalie ma sono anche il frutto dell'incapacità della pubblica amministrazione di affrontare e risolvere i problemi. Purtroppo, al pari del costo della politica, che nel nostro Paese non è altro che il costo della partitocrazia, si è attivato un allarme mediatico che nulla a che fare con i costi delle consulenze stesse.
Il problema vero è la proliferazione delle centinaia di aziende ed enti che hanno il solo scopo di assegnare posti a questo o quel componente di partito che non è stato eletto. Un cimitero degli elefanti che grava sulle casse pubbliche cioè sulle tasche dei cittadini. Purtroppo l'attenzione viene limitata agli aspetti secondari e populistici che hanno presa mediatica. Insomma si gira intorno al problema ciurlando nel manico.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc