È in rete da ieri il monumentale programma, giorno per giorno, della rassegna perugina. La quantità di proposte è elefantiaca, e il numero di artisti impegnati incredibile. Debbo anche riconoscere agli organizzatori di aver licenziato un programma complessivamente più bilanciato e meno deludente del previsto.
C'è naturalmente tanta musica e diversi ospiti dei quali non si sarebbe sentita la mancanza, ma in compenso c'e anche una quantità impressionante di buona musica. E pazienza se la capacità propositiva si è spenta e non si va oltre il nome famoso. Situazione simile perfino nei confronti dei musicisti italiani: da anni si leggono sempre gli stessi nomi, parrebbe quasi che gli organizzatori non conoscano la nostra realtà musicale se non quella costituita dai ravabollanicafisosellani (con tutta la mia ammirazione, naturalmente!).
A differenza delle ultime edizioni è però possibile, per un appassionato medio come posso essere io, partire da casa e farsi un due-tre giorni di jazz full immersion, senza dover scontare giornate piene (o meglio, vuote) di pop, hip-hop, salsa e via annoiando.
Ad ogni modo ecco il programma completo, così che ognuno possa fare le proprie valutazioni.
Roberto Dell’Ava