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Rane o rospi?
17 Maggio 2007
 

Uova di rana o di rospo? Pochi saprebbero distinguerle, semplicemente perchè a differenza dei nostri nonni, che giocavano normalmente con i girini, non abbiamo molte occasioni per girovagare per la campagna, tra stagni e fossi.

Anche solo per questo tutti i fazzoletti di terra che ospitano uno stagno sono preziosi. E anche per questo i volontari di Legambiente e dell’associazione Zinghen de Tuuf si sono dati appuntamento a metà aprile per un pomeriggio di lavoro allo stagno di Careggi, a Tovo.

Si taglia un po’ di erba e si tolgono le immondizie: bottiglie di plastica finite nella Roggia dei Mulini, copertoni vecchi... In più si cerca di rimediare all’impressionante abbassamento della falda, che mette in difficoltà anche gli anfibi.

Il valore ambientale del mosaico di aree naturali non si limita alla presenza di rane e rospi: con una buona presenza di animali e piante si conserva una buona qualità del paesaggio.

Si contribuisce a dare identità ai luoghi, che in un fondovalle alpino si devono differenziare dalle anonime e banalizzate cinture metropolitane. La scomparsa di un filare non si compensa certo con un nuovo distributore di benzina e un nuovo tratto di argine dell’Adda!

La Roggia dei Mulini è un buon esempio per tutto il fondovalle: un prezioso elemento del sistema ambientale, con i suoi filari, le macchie di canneto e di salici, la sua acqua (non propriamente pulita e non sempre abbondante) è minacciata in alcuni tratti dalle nuove costruzioni.

Ma le esigenze attuali di chi abita e lavora nei paesi non implicano automaticamente la cancellazione dei fossi, che sono qualcosa in più di un canale d’acqua! Le aree agricole, le stalle, le espansioni urbane possono essere organizzate con intelligenza: invece di costruire garage a ridosso del fosso, e magari chiedere poi di intubarlo, bisogna ricordarsi che ci sono delle piene.

Il nostro livello di benessere economico ci porta a rivalutare l’ambiente naturale. Non bastano le parole. Le macchie di verde sul fondovalle sono preziose e vanno conservate con attenzione: sono fatte di alberi, acqua, rane e rospi.

 

Ruggero Spada (Legambiente)

(da Tirano & dintorni, maggio 2007)


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