COME NON È NOTO – perché i mezzi di informazione, ad esclusione di rarissime eccezioni non ne hanno riferito – dalla mezzanotte del 16 aprile, stiamo conducendo uno sciopero della fame ad oltranza perché non ci si riduca, come da tredici anni, a rimandare all’“anno successivo”, l’obiettivo della moratoria universale sulla pena di morte.
QUESTA FORMA DI LOTTA si è resa necessaria perché questo obiettivo, adottato prima dal Parlamento italiano, poi dal Governo, quindi dal Parlamento Europeo, rischia ancora di essere pregiudicato e abbandonato “vittima” di una convergenza di interessi occultati anche se non occulti. Su questa iniziativa politica, sul suo stesso significato si è stesa una cortina di silenzio e di vera e propria censura, che non siamo disposti ad accettare.
DENUNCIAMO come non uno dei pur numerosi programmi di approfondimento politico abbia, in tutti questi giorni, avvertito la sensibilità giornalistica di dibattere e sviluppare l’argomento. Una censura e un’“indifferenza” che si aggiungono a un vasto campionario di censure e di “indifferenze” più volte documentato, e mai smentito.
NEI GIORNI SCORSI abbiamo chiesto, quale risarcimento per la finora mancata informazione, che in tempi rapidi siano predisposti adeguati spazi informativi, nell’ambito di programmi di approfondimento politico, sulla questione Moratoria sulla pena di morte, e in ordine alla giornata dell’“Orgoglio laico” promossa da Rosa nel Pugno, Partito Radicale e SDI, che avrà luogo il 12 maggio a Piazza Navona a Roma, per celebrare il grande trionfo divorzista e laico, e commemorare Giorgiana Masi, uccisa il 12 maggio 1977. A tutt’oggi il comportamento dei responsabili dell’Ente radiotelevisivo di Stato è stato assolutamente elusivo e insoddisfacente.
CONSTATIAMO che persiste e si conferma il “veto” non scritto, ma ugualmente ferreamente osservato di precludere la presenza e la partecipazione di Marco Pannella ai principali programmi di approfondimento politico, una “regola” che in particolare si concreta – ed è documentabile in modo inoppugnabile – in trasmissioni come “Porta a Porta”, “Anno Zero”, “Ballarò”. Un veto inaccettabile e che deve cadere.
CHIEDIAMO, dal momento che le maggiori trasmissioni di approfondimento politico hanno completamente ignorato questi temi di cruciale importanza, che urgentemente si approntino puntate su:
1) Moratoria – pena di morte.
2) Laicità, questioni etiche.
3) Emergenza giustizia, amnistia, indulto.
4) I Costi della politica.
5) Sulle iniziative specifiche risalenti alla campagna perché “Nessuno tocchi Saddam”, e quelle in corso per l’ingresso di Israele, la Turchia, il Marocco nell’Unione Europea.
ANCHE PER QUESTI MOTIVI, IL NOSTRO SCIOPERO DELLA FAME PROSEGUE, AD OLTRANZA.
Marco Pannella, Lucio Berté, Guido Biancardi, Sergio D’Elia,
Michele Rana, Claudia Sterzi, Valter Vecellio*
* I sottoscrittori sono, dal 16 aprile, in sciopero della fame ad oltranza.