Dal dicembre 2006 gli stranieri discendenti di cittadini italiani non possono più richiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana presso il Comune di residenza e vivere in Italia.
Questa possibilità era stata riaffermata da una circolare del ministero dell'interno che, prendendo atto dei clamorosi ritardi delle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero e della necessità «di garantire la parità di trattamento dei soggetti interessati e di evitare agli stessi ulteriori disagi, velocizzando le procedure», delineava una procedura “agile”: ingresso in Italia anche con visto turistico, poi permesso di soggiorno e iscrizione all'anagrafe, istanza per la cittadinanza e permesso per attesa cittadinanza.
Tale strada -come segnala il servizio “Immigrazione” dell'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori)- non è più percorribile. L'empasse è costituita dai tempi biblici nelle nuove procedure postali di richiesta del permesso di soggiorno: a fine marzo 2007 su 380.000 richieste solo 5.000 risultavano evase. Risulta quindi impossibile ottenere il permesso di soggiorno prima della sua scadenza (massimo tre mesi), e senza permesso gli uffici comunali non possono procedere all'iscrizione anagrafica e dunque alla prosecuzione della procedura di richiesta di cittadinanza.
Il ministero si è già dovuto confrontare con i disagi che questi ritardi provocano, e proprio per arginare la situazione ha emanato una direttiva e due circolari(1) ma si è “dimenticato” dei discendenti degli italiani.
Credo sia indispensabile l'emanazione di una circolare ministeriale che consenta ai discendenti di cittadini italiani di potersi iscrivere nelle liste anagrafiche anche senza il rilascio fisico del permesso di soggiorno, subordinando tale iscrizione all'esibizione della ricevuta rilasciata dall’ufficio postale attestante l’avvenuta presentazione della richiesta di permesso, nonché della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana che sarà presentata contestualmente alla domanda di iscrizione anagrafica.
In tal senso ho depositato una interpellanza al ministro dell'Interno, Giuliano Amato. Qui il testo integrale redatto dall'avv. Emmanuela Bertucci, responsabile di Aduc-Immigrazione.
Donatella Poretti
(1) Numero 16 e 17 del 2007: consentono agli stranieri titolari di permesso di soggiorno in fase di rinnovo di rinnovare la carta di identità e a chi fa ingresso per lavoro sulla base dei flussi 2006, di godere da subito dei diritti che il futuro permesso di soggiorno conferirà loro, fra cui la possibilità di iscriversi da subito nelle liste anagrafiche.