Ciao Claudio, il mio viaggio nell'Arte continua con la visita alla mostra: “Firenze al tempo di Cézanne”. La mostra offre, con una serie di scatti fotografici, una visione degli ambienti e dei protagonisti che caratterizzarono il clima artistico-culturale presente a Firenze tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. È uno strumento didattico efficace perché coniuga mirabilmente Arte, Storia e Letteratura, attraverso la fotografia.
Anna Lanzetta
Come si viveva a Firenze al tempo di Cézanne? Questa e altre curiosità soddisfa la mostra allestita presso il museo nazionale Alinari della fotografia di piazza Santa Maria Novella.
La mostra, con una sequenza di scatti d’epoca, offre una lettura dettagliata della società borghese, presente a Firenze, una città che intorno al 1890, si sprovincializzava e si orientava verso un nuovo gusto estetico sotto l’influenza di sollecitazioni straniere portate da artisti e intellettuali che trovavano a Firenze il luogo ideale per soggiornare. Una città, in cui era molto acceso il dibattito culturale sostenuto da riviste letterarie come: Marzocco (1896), Leonardo (1903), Hermes (1904), La Voce (1907) e aperto ai nuovi fermenti artistici che proiettavano la città in un clima internazionale, nel cui ambito si inseriva il genio di Cézanne, grazie all’intuito di due collezionisti: Egisto Paolo Fabbri e Charles Loeser, che si erano già stabiliti in città e che acquistarono alcuni capolavori del maestro di Aix.
La mostra illustra attraverso percorsi tematici, corredati da pannelli esplicativi la vita borghese fiorentina tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento: Egisto Fabbri, la famiglia, le opere; la città moderna; i protagonisti e le loro residenze; i luoghi dell’arte; la vita in società; il grande artigianato fiorentino, percorsi che esauriscono appieno la narrazione storica, attraverso il linguaggio immediato ed espressivo della fotografia e preparano adeguatamente la visita alla mostra allestita a Palazzo Strozzi. Un sussidio didattico per gli studenti che hanno la possibilità di coniugare Arte, Letteratura e Storia attraverso immagini che riproducono fedelmente un’epoca e i suoi profondi cambiamenti. Una mostra che obbliga il visitatore a fermarsi di scatto in scatto, dato che ognuno di essi è memoria del tempo, in un racconto ininterrotto dello stile di vita di una società borghese che amava circondarsi di lusso e raffinatezze e dedicarsi alle arti, sperimentandone tutte le novità; che abitava dimore aristocratiche che si distinguevano per ricchezza e al contempo sobrietà, dove il Rinascimento si coniugava felicemente col Barocco, dove gli interni profondevano ricchezza negli elementi decorativi, dalle carte da parati, ai pavimenti dai disegni particolari, dai quadri, agli argenti, alle cornici, agli strumenti musicali a indicare le passioni di una società amante dei salotti importanti, dei balli stravaganti, delle corse all’ippodromo; una società lontana dal rigore sociale dove altri erano i fermenti e altre le passioni. Dimore aristocratiche che regalavano una vita di agi e di piaceri; dove nulla era casuale ma dove tutto rispondeva a un’estetica armoniosa; dove il gusto esotico conviveva con altri stili e altre mode. Una città che ostentava ricchezze e privilegi e che si fregiava di ospitare personaggi illustri e artisti di fama come il pittore svizzero Arnold Bòcklin.
Questo e altro ci presenta la mostra che propone al visitatore un viaggio attraverso gli aspetti più caratterizzanti di quel periodo che vide Firenze capitale dell’arte: lo studio del pittore Edoardo Gelli, l’interno dello studio di scultura dell’artista americano Couper, la famiglia Corsi-Salviati nella villa di Sesto Fiorentino, l’interno della villa di Arnold Bòcklin a Fiesole, spettatori all’ippodromo delle Cascine di Firenze, gli sportelli del Credito Italiano, lo scultore Trentacoste nel suo studio, i partecipanti al decimo Congresso del Partito Socialista Italiano, e solo per citarne alcuni.
Questa mostra, grazie al lavoro degli Alinari e alla perizia dei curatori, è una testimonianza d’epoca e regala alla città la sua memoria storica con immagini che compongono un libro di ricordi, di storia vissuta e riproposta, specialmente ai giovani, da una delle arti più espressive e immediate: la fotografia.
Prossimi all’uscita, è il ritratto di Egisto Fabbri a catturare l’attenzione per la carica espressiva che emana; la fotografia diventa pittura e viceversa, nulla indulge al sentimentalismo, siamo di fronte a colui che con la sua lungimiranza ha consentito di avere Cézanne a Firenze, uno sguardo il suo che ci ammalia e che ci guida verso Palazzo Strozzi, pronti, ora che sappiamo, a visitare e meglio capire “Cézanne a Firenze”, una mostra che si apre con gli stessi elementi: spartito musicale, libro, abiti d’epoca dove sfugge il confine tra pittura e fotografia nelle -bagnanti- e nei -giovani dandy in uno studio di artisti-.
Un’ottima lezione di linguaggi interattivi che si completano nel cinema con la rassegna cinematografica: Gli artisti e il loro mondo al tempo degli impressionisti .
Firenze, Anna Lanzetta
Firenze al tempo di Cézanne
29 Marzo – 17 Giugno 2007
MNAF- Firenze, piazza S. M. Novella 14° rosso
Informazioni: 055.216310
Orari: 9:30-19:30; sabato fino alle 23:30, chiuso mercoledì
Ingresso: intero Euro 9,00
Epoque Cézanne
Gli artisti e il loro mondo al tempo degli impressionisti
Rassegna cinematografica
Odeon Cinehall, piazza Strozzi
Aprile-Maggio 2007
Ogni Mercoledì e Venerdì alle ore 15:00
Ingresso Gratuito