Il prossimo 12 aprile a Bellagio, sulle sponde del lago di Como, si terrà la cena di chiusura di un'interessante iniziativa che ha coinvolto per un mese due ristoratori, Cristian Ponzini, cuoco-pescatore del ristorante “Silvio” (Bellagio), e Mario Cornali, chef bergamasco del Ristorante Collina di Almenno San Bartolomeo. Ad unire i due è stato un menù a base di pesce d'acqua dolce, una risorsa naturale, parte della cultura lombarda, spesso trascurata dalla rete commerciale, orientata in genere verso quello di mare. Invece le statistiche sul pescato annuo diramate dall'Assessorato Turismo e Pesca della provincia di Como, che ha assicurato la propria presenza alla cena conclusiva, accertano una lodevole controtendenza alla dissuetudine verso il pesce di lago.
Infatti, nel decennio 1996-2006 il totale del pescato è passato da 145.774 a 211.268 chili, con raddoppio ed anche oltre di specie quali salmerino, persico, trota, luccio e coregone che, con kg 124.795 è di gran lunga la preda più spesso incappata nelle reti dei pescatori. In rialzo la pesca di agone e pigo; stazionari od altalenanti quelle di bottatrice, cavedano e tinca; assodato il calo per quanto riguarda le alborelle e le tinche, compensato in parte dai 231 kg del lucioperga, rilevato nelle statistiche a partire dal 2005.
Pescato da Cristian Ponzini e servito per tutto il mese di marzo nel ristorante di Mario Cornali, il pesce del lago di Como è più vivo e vegeto che mai e ritorna il 12 aprile sui tavoli di Bellagio, cucinato nel rispetto della tradizione lariana.
Gustavo Vitali