Il Museo civico di Storia naturale di Morbegno, in collaborazione con il Gruppo Floristico Massara, ha messo in programma un ciclo di conferenze che propone, con l'apporto di validi esperti, un percorso di conoscenza e approfondimento sulla flora alpina. Le conferenze (un appuntamento al mese per tutta la primavera) si tengono presso la sala riunioni dello stesso Museo civico, con inizio alle ore 21:00.
Per l'apertura vi proponiamo in Diario di bordo l'intero programma, che poi metteremo in archivio nella nostra sezione AgriCultura, dove cercheremo anche di darvi – per ciascun appuntamento mensile – un utile promemoria. (Red.)
Sabato 24 Marzo
Gilberto Parolo – Le piante alpine ingranano la marcia! Gli effetti del riscaldamento climatico nell'area del Bernina.
Per effetto del riscaldamento climatico globale, le specie vegetali alpine, che sono ritenute particolarmente sensibili al fenomeno, migrano in altitudine. Nel gruppo del Bernina, attraverso la comparazione di dati floristici storici, risalenti al 1959, con dati recenti raccolti nel triennio 2003-2005, è stato evidenziato un aumento del numero di specie da 153 a 166. Inoltre, 56 specie sono state osservate a quote altitudinali maggiori, da 10 a 430 m al di sopra del loro limite storico, mostrando una velocità di risalita pari a 24 m per decade.
Sabato 14 Aprile
Germano Federici, Mimmo Perico e Luca Mangili – Il Gruppo Flora Alpina Bergamasca e lo stato delle conoscenze della flora della provincia di Bergamo.
In occasione del ventennale del gruppo F.A.B. (Flora Alpina Bergamasca), vengono presentati la storia dell'associazione, da sempre animata da volontari appassionati di flora, e lo stato della ricerca floristica nella provincia di Bergamo, finalizzata alla realizzazione di un atlante corologico di prossima pubblicazione, con indicazioni sulle metodologie seguite. Seguirà una breve illustrazione di alcuni ambienti, scelti tra i più significativi del territorio bergamasco indagato.
Sabato 12 maggio
Roberto Ferranti – Tra i monti e le valli delle Alpi Liguri e Marittime, alla scoperta di un paradiso naturalistico e botanico.
A dispetto della loro dislocazione apparentemente marginale rispetto all’arco alpino, le Alpi Liguri e Marittime mostrano invece un paesaggio già da “grandi” montagne e sono impreziosite da un ambiente naturale di estremo interesse, grazie al loro essere punto d’incontro tra elementi di derivazione alpina, appenninica, ovest-europea e mediterranea. In particolare le notevoli rarità floristiche, molte delle quali esclusive di questo territorio, le rendono un paradiso botanico tra i più importanti d’Europa.
Sabato 16 giugno
Gilberto Parolo e Roberto Ferranti – Le rarità floristiche della provincia di Sondrio: un primo inventario per la sua conservazione.
La conoscenza della flora di un territorio, la sua distribuzione e la sua consistenza rappresentano il primo livello di indagine per lo studio sulla sua biodiversità vegetale, strumento indispensabile per la conservazione degli habitat naturali e la corretta gestione delle specie meno comuni e a rischio di scomparsa. Anche in provincia di Sondrio non mancano specie rare, sia per ragioni naturali e sia per la contrazione del loro ambiente di crescita a causa della trasformazione antropica del territorio. Accanto alla necessità di arrivare ad una conoscenza globale della flora provinciale, appare evidente anche l’importanza di stilare un primo elenco delle entità considerate più rare, significative o pregiate sulle quali andrebbero intraprese con urgenza iniziative di conservazione.
Giuseppe Filippo Massara (1792-1839), riconosciuto come il "padre" della botanica valtellinese, è la figura di riferimento in onore della quale viene dedicato il nome del Gruppo Floristico.
Gruppo Floristico Massara