Luca Sofri
Playlist. La musica è cambiata
Rizzoli, 2006, pagg. 439, € 16,50
Uscito alla fine del 2006, Playlist di Luca Sofri è un libro concepito come una guida da tenere con sé nell’avventurarsi nel mondo delle canzoni. Attenzione: non si tratta, lo dichiara l’autore, dell’approccio che sa un po’ di dejà-vu alle epopee, alla storia dei diversi generi musicali o della vita di questo o quel cantante.
No: si tratta, invece, di raccontare la sola cosa essenziale della musica e di qualsiasi tipo di musica: le canzoni stesse. Quelle più belle di tutti i tempi, quelle che è un piacere avere accanto a sé, nella vita, narrando di come sono nate, proponendo aneddoti magari anche poco conosciuti, svelando piccoli misteri…
Così veniamo a sapere, ad esempio, che quel sibillino passo della famosa canzone Alice di De Gregori, «e Cesare, perduto nella pioggia, sta aspettando da sei ore il suo amore, ballerina», si riferisce niente meno che a Cesare Pavese e ad un suo mancato appuntamento con una ballerina di un café-chantant di cui s’era invaghito.
Oppure che gli Wham, duo celeberrimo degli anni ’80 (cui è sopravvissuto musicalmente un George Michael solista), sfondarono con quella Wake me up before you go-go, la cui composizione prese il via da un bigliettino lasciato da Andrew Ridgeley perché George lo svegliasse quella tal mattina, prima di uscire.
Ed è presente una gran bella vena di divertimento e di voglia di far sorridere, in questo libro di Sofri, come quando afferma che «Sting è stato rovinato da quella battuta sulla sua capacità di fare del sesso per sette ore filate. Poi precisò che la durata prevedeva delle soste in cui si guardano delle videocassette e si fa altro, ma ormai la frittata era fatta, e si era compiuto il passaggio da boss della migliore rockband degli anni Ottanta a gigione da copertina di riviste femminili»!
Oppure come quando dice di Chris Isaak che, accortosi che la categoria “cantante col ciuffo” tirava ancora – e che Elvis comunque non c’era più – è stato capace di trovarsi uno spazietto ed è il cantante speciale da sentire quando si è sul lungo mare di Miami Beach, alla guida della nostra Mustang del ’59!
È davvero rilassante questa lettura che ha anche l’anomala caratteristica per un libro di poter essere letto in compagnia, magari ascoltando qualcuna delle canzoni proposte e sfidandosi a ricercare fra le tremila possibilità suggerite da Sofri, come le migliori canzoni di tutti i tempi, le nostre preferite. Trasformandoci così per una volta in critici e deejay che creano le proprie playlist in un allegro divertissement.
Annagloria Del Piano
(da 'l Gazetin, marzo 2007)