Da tempo sosteniamo la necessità che le poche risorse a disposizione per la realizzazione del nuovo tracciato della S.S. 38 siano spese meglio attraverso la realizzazione dell’intero 1° lotto dal Trivio di Fuentes al Tartano. Non da oggi siamo convinti che sarebbe stato meglio una strada “più lunga che larga” ed è per questo che, senza strumentalizzazioni ma in continuità con quanto abbiamo sempre affermato, sosteniamo la manifestazione che si terrà Sabato 17 marzo a Cosio.
All’Assessore alla “Grande viabilità” che lancia strali sull’iniziativa diciamo che quello che non ha alcun senso è avere voluto a tutti i costi una strada monca, di otto chilometri, spendendo € 280 milioni, anziché, lavorare per una soluzione della realizzazione dell’intero lotto dal Trivio di Fuentes al Tartano.
Una strada di otto chilometri che non risolve il problema della viabilità della bassa valle, della messa in sicurezza dei cittadini di Cosio, Morbegno e Talamona, senza poi parlare dell’attraversamento di Tirano.
All’Assessore Parolo che definisce strumentale l’iniziativa dei cittadini di Cosio noi rispondiamo che se c’è stato chi ha sempre strumentalizzato questo tema è il suo partito con quel “Grazie Lega” e il Presidente della Provincia che come giustamente gli ha ricordato anche l’ex Consigliere Regionale di Forza Italia, Gian Maria Bordoni, in tanti anni di rappresentanza da Senatore a Roma non si è preoccupato della viabilità locale. Oggi è salito sul carro della S.S. 38 inventandosi comitati ad hoc e scommettendo tutta la sua credibilità sulla realizzazione della strada 38. Questo lo ha portato a dovere andare all’incasso politico e a volere dimostrare, a tutti i costi, di aprire il cantiere. Se il Presidente della Provincia avesse lavorato sin dall’inizio per la realizzazione dell’intero lotto a scorrimento veloce adesso questi problemi sarebbero risolti.
Di fronte alla manifestazione di Cosio l’Assessore provinciale competente dice che le garanzie sono già scritte, ma di garanzie per questo territorio se ne sono spese anche troppe. Da documenti ufficiali secondo la regione si sarebbero dovute completare le opere degli interventi di accessibilità alla Valtellina e Valchiavenna in vista dei mondiali di sci del 2005 per il completamento della tangenziale di Sondrio, della variante di Morbegno, della riqualificazione della tratta Gera Lario – Chiavenna e della variante di Tirano, al massimo nel 2005.
Anche queste erano delle garanzie, anzi, per chi lo sosteneva erano certezze.
In una situazione di scarsità di risorse sarebbe stato meglio spendere bene le poche risorse a disposizione.
Per affrontare in maniera costruttiva un tema così delicato, che non va strumentalizzato, noi proponiamo che dalla manifestazione di Cosio esca un messaggio chiaro; quello della realizzazione dell’intero lotto utilizzando anche le risorse del demanio idrico e del BIM per potere arrivare sino al Tartano e realizzare anche la tangenziale di Tirano.
All’Amministrazione provinciale chiediamo questo impegno, con atti istituzionali concreti che definiscano le risorse a disposizione e non dichiarazioni d’intenti all’interno di accordi di programma.
Questa è la nostra posizione e con questo spirito costruttivo, di un uso corretto delle risorse, vogliamo affrontare, ridimensionando nei costi l’attuale progetto, anche l’urgenza dell’attraversamento di Tirano.
Angelo Costanzo, segretario provinciale Democratici di Sinistra
Riccardo Marchini, coordinatore DL - Margherita