Lunedì , 25 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Chi ha ucciso i Talk Talk? Il magnifico libro di Saverio Fattori
13 Marzo 2007
 

Saverio Fattori

Chi ha ucciso i Talk Talk?

Falsa biografia autorizzata di Marco Orea Malià

Alberto Gaffi, 2006, pagg. 160, € 8,00


Chi ha ucciso i Talk Talk? Falsa biografia autorizzata di Marco Orea Malià, all’anagrafe Marco Zanardi (Orea Malià, in greco moderno vuol dire Bei Capelli), di Saverio Fattori (40 anni, di Molinella, in provincia di Bologna, operaio, intellettuale e bravissimo scrittore: nessun elemento esclude l’altro; visto che vivere di scrittura in Italia è difficile assai capita, per sbarcare il lunario e un po’ di solario, di dover lavorare in fabbrica o in ufficio). Per la “Collana Evasioni”, Narrativa di Gaffi.

Saverio Fattori è autore anche di Alienazioni padane e con Monica Mazzitelli, in Copyleft, di In carcere le notti passavano lente (sempre editi da Gaffi). Fra i suoi autori preferiti Michel Houellebecq, Valerio Evangelisti e Brett Easton Ellis.

 

Chi ha detto che solo gli anni Settanta siano stati di piombo? Non sono anche i nostri anni di piombo, piombo fuso nel cuore? Gli anni del terrorismo, quelli. Questi? Gli anni del terrorismo di una vita impostaci come alienante nell’anonimato o nella voluttà della notorietà a tutti i costi, nella spirale perversa di produzione e consumi, nel mercimonio della TV più trash per cui ogni realtà è finzione e viceversa. Un panorama di confusione come le periferie di queste città che ci crescono intorno e dentro, fra lustrini, degrado, ciminiere e lamiere che ci tagliano l’anima.

E che dire degli anni Ottanta? Qui a Milano si beveva. Milano da bere, si diceva. Che cosa si beveva e di che ci si beava? E ora che cosa beviamo? Quali liquidi la nostra mente è costretta a ingurgitare senza volerlo? E il riflusso, che cos’è il riflusso? E questi anni? Sono una deriva necessaria? E «la scrittura insegue la vita», veramente la insegue come ama, non senza ragione, sostenere l’autore? Per interpretarla perché e per chi? Ancora di salvezza? La scrittura, come un virus che crea dal caos o un trapianto d’idee in altre identità?

Un libro di domande Chi ha ucciso i Talk Talk? Non ci sono risposte né messaggi né consolazioni: ci sono, semplicemente – e non è poco – i diversi piani narrativi che la vita, le nostre vite possono assumere: scarti imprevisti, sgarbi, deviazioni, spleen, picchi, abissi, l’insostenibile levità dell’esistere. O anche... «La verità non è possibile, l’umanità non la merita», scriveva Sigmund Freud. Eppure c’è un bisogno disperato di verità. La verità è Rashomon, ma è anche coraggio.

 

La storia rivista e rivisitata di un parrucchiere postmoderno: trendy? Candy Candy? Fashion? Glamour?

Un testo arduo, complesso, in apparenza aggrovigliato e contorto, insoluto così come sono insoluti tanti dei nostri giorni, i nostri casi nel caos danzante e irriconoscibile della società. E ancora... un testo acido, lisergico e, senza alcuna pretesa d’esserlo, sapiente. Un libro che, scavando, lascia balenare gemme di poesia. Thriller, fantapolitica, schegge impazzite della realtà, i personaggi dell’arte e della musica: Andrea Pazienza, il celeberrimo Paz, c’è la fantasia pittorica e illustrativa del Paz in queste pagine, Vasco Rossi, gli Skiantos, oltre ai Talk Talk del titolo. It’s my life, ancora una volta, È la mia vita, qual è la mia vita? Il dubbio: siamo tutti replicanti?

La forza di questo testo è anche nella sua molteplicità di chiavi di lettura, ti manda irreparabilmente fuori tema: visionario – perdonate l’apparente banalità del sostantivo, ma è così – felicemente sovversivo, la scrittura – torniamo a dirlo – come un’infezione che germina vita, sperimentale senza essere ritorta, astrusa od ottusa né uno sterile esercizio. Un libro intriso d’immagini mutevoli, cangianti, rutilanti, anche quando descrive la realtà più squallida e ordinaria. Nel segno dell’eterogeneità che arricchisce. Spiazzante. Aperto. Struggente. Cinico. Dolente. Magnifico.

 

Alberto Figliolia


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy