Dopo mesi di investigazioni, durate fino al giugno dell’anno scorso, la LAV ha messo a nudo la terribile realtà delle mucche a terra. Termine che sta ad indicare le mucche che non riescono nemmeno più a reggersi in piedi dopo anni di sfruttamento per il latte. Per intenderci una mucca da latte è costretta a partorire un vitello ogni anno, dopo dolorose inseminazioni artificiali; il vitello viene poi strappato alla madre a distanza di due o tre giorni dal parto. Lei lo cercherà invano con strazianti muggiti. Questo vitello, se maschio finirà all’ingrasso per qualche mese prima di finire al macello, se femmina sarà sfruttata per il latte.
Ma torniamo alla nostra mucca. Essa avrà latte per circa un anno, nel frattempo sarà poi di nuovo ingravidata artificialmente e così via. Fino a quando, a circa 5 anni di vita, sarà ridotta talmente male da produrre poco latte e così destinata al macello, in molti casi non si reggerà nemmeno più in piedi.
«Il filmato», denuncia ancora l'associazione, «mostra animali non più in grado di camminare, in condizioni di salute così gravi da non essere più in grado di alzarsi e di spostarsi autonomamente, caricati a forza sui camion con la pala di un trattore, alzati con un verricello, trascinati con catene e corde, maltrattati con pungoli elettrici per farli alzare, picchiati».
È disponibile anche un dossier con molte foto che si può scaricare qui (file pdf).
«La LAV chiede al Ministero della Salute di disporre un'indagine nazionale dei Carabinieri del NAS per accertare tutte le violazioni e le responsabilità negli allevamenti e nei macelli», dichiara Roberto Bennati, vicepresidente LAV. «Ci auguriamo inoltre che per porre fine a questo vergognoso e ingiustificato commercio di animali, che certamente solleverà nei consumatori ulteriori certezze sulle sofferenze di cui sono vittime gli animali d'allevamento, il Ministero della Salute attivi le Regioni e i Servizi veterinari a effettuare maggiori controlli in modo da scoraggiare e perseguire gli operatori che violano le norme. Ci domandiamo come sia possibile che centinaia di mucche dopo una vita di particolare sfruttamento per la produzione di latte, vengano sottoposte a violenze e maltrattamenti per farle salire su un camion e come questo debba essere considerato allevare bene gli animali».
Di fronte a tante e tali crudeltà non ci sono parole che tengono, vogliamo però aggiungere alcune riflessioni. L’uomo è l’unico mammifero che beve latte in età adulta, per di più di un’altra specie, non c’è nessuna giustificazione a tutto questo.
Si può evitare molta sofferenza semplicemente bevendo latte di soia o di riso (altrettanto nutriente e molto più sano) e sostituendo il formaggio con formaggio di soia.
Anche gli amanti dello yogurt non avranno nulla da rimpiangere: sugli scaffali dei supermercati ci sono yogurt di soia buonissimi (lisci e alla frutta) per soddisfare tutti i gusti!!!
Non esistono i pascoli verdi che vediamo nella pubblicità, le mucche felici... La realtà è ben diversa. Un piccolo sacrificio per noi può significare la salvezza per una mucca.
LEAL Sezione di Sondrio
(da 'l Gazetin, febbraio 2007)
