In Italia fino al 2006 i minori scomparsi sono stati 1.687 (lo dicono i dati della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia dello Stato). Gli strumenti per fronteggiare questa emergenza sono decisamente limitati, soprattutto se si considera la necessità e l'urgenza di rendere visibili le foto degli scomparsi e non solo dell'ultimo anno. Tra le istituzioni coinvolte c'è il ministero della Famiglia che ha invitato l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile a promuovere un'opera efficace di formazione professionale del personale di polizia e dei magistrati ordinari e minorili affinché possano intervenire tempestivamente nelle situazioni che riguardano i casi sempre più frequenti di scomparsa di minori.
Per ora l'invito è rimasto sulla carta: eccetto pochi casi come la famosa trasmissione televisiva “Chi l'ha Visto”, si parla poco di questo allarmante fenomeno e la maggior parte delle foto dei minori scomparsi non sono visibili pubblicamente.
Grazie all'attività dell'associazione Penelope - Associazione Nazionale delle Famiglie e degli Amici delle persone scomparse, Onlus - è stata depositata e sottoscritta da deputati di vari schieramenti la proposta di legge 1812 “Disposizioni per favorire la ricerca delle persone scomparse e istituzione del Fondo di solidarietà per i familiari delle persone scomparse” (il cui testo era già stato presentato nella XIV legislatura senza alcun successo), al fine di creare un maggiore coordinamento tra le Forze dell'ordine e garantire alle famiglie un maggiore sostegno da parte delle istituzioni.
Lo scorso gennaio più di trenta parlamentari hanno aderito alla petizione a sostegno del comitato Troviamoibambini di Bologna con la quale si chiede alle compagnie telefoniche di inviare degli mms sui telefonini degli utenti con le immagini dei bambini sulle quali sono in corso le ricerche. Nonostante il parere favorevole dal garante della Privacy, l'adesione di molte migliaia di cittadini e la campagna per sensibilizzare gli operatori della telefonia lanciata dal comitato Troviamoibambini, le compagnie hanno rifiutato di aderire.
Con l'interrogazione a risposta immediata che rivolgo al ministro della Famiglia, Rosy Bindi, in Commissione Affari Sociali, chiedo cosa si intenda fare per promuovere l'attività dell'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile per fronteggiare il fenomeno della scomparsa dei minori, in continua espansione nel nostro Paese, e se non intenda intervenire per far sì che le foto dei minori scomparsi possano circolare liberamente attraverso i più diversi supporti, dagli mms a -per esempio- le immagini sui cartoni del latte, come succede negli Usa.
Donatella Poretti