(NEV/LGCM) - «Deploriamo l'omofobia presente in quelle istituzioni religiose che mancano di sfidare l'odio e il pregiudizio. Incoraggiamo e sosteniamo quelle organizzazioni religiose che esprimono il loro impegno per la diversità e l'eguaglianza sia nelle affermazioni teoriche che nella pratica. Crediamo che i pieni diritti civili per gay, lesbiche e transessuali siano coerenti non solo con il diritto della libertà religiosa, ma siano anche radicati negli insegnamenti fondamentali di tutte le maggiori religioni: amore, giustizia, compassione e grazia».
È parte della dichiarazione sottoscritta dai 250 partecipanti alla conferenza su “Fede, omofobia e diritti umani”, tenutasi a Londra lo scorso 17 febbraio. Ad essa erano presenti rappresentanti di organizzazioni di diverse comunità di fede, tra cui il Movimento cristiano di gay e lesbiche (LGCM), come pure istituzione laiche e agnostiche. Tra gli oratori, oltre a Giles Fraser (foto), presidente della Chiesa inclusiva, e Malcom Duncan dell'associazione Faithworks, anche Lord Chris Smith, già segretario di Stato per la cultura, i media e lo sport.
(dalla newsletter Ecumenici Leonhard Ragaz, 25 febbraio 2007)