Ancora un buon esempio di buona politica dal premier britannico Tony Blair: esiste un fenomeno, quello dei tossicodipendenti più irriducibili; esiste un problema, quello della sicurezza dei cittadini messa a repentaglio da scippi e furti; esiste una politica pragmatica che cerca di ridurre il danno e di trovare soluzioni possibili senza lanciarsi in crociate ideologiche e inconcludenti.
È con questo spirito che occorrerebbe condividere la proposta di passare attraverso la mutua eroina ai tossicodipendenti recidivi da altre terapie. Costo stimato per eroinomane: 18 mila euro; una cifra conveniente rispetto al risparmio per indagini di polizia, tribunali e prigioni per il comportamento delittuoso che avrebbe messo in atto per procurarsi l'eroina. Ulteriore vantaggio più sicurezza per i cittadini, così che il Governo britannico potrà tener fede alla promessa di ridurre la quantità di crimini del 20% entro il 2008.
L'Italia continua imperterrita nei proclami e nelle denunce dei problemi irrisolti. Mentre, infatti, Berlusconi denuncia che Roma è la capitale della droga, viene da chiedersi se è per attaccare il sindaco Veltroni, o se si è accorto del fenomeno droga solo ora o anche quando era presidente del Consiglio.
La decisione presa dal Governo britannico, condivisa dalla Polizia locale, è una buona scelta che potrebbe incontrare consensi sia nella maggioranza che nell'opposizione. Del resto la sperimentazione per la distribuzione controllata di eroina è già stata avviata con successo in Svizzera, Olanda e Spagna, e suggerita anche dall'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.
Somministrare eroina a chi non riesce con percorsi alternativi come il metadone, non significa gettare la spugna, ma tentare ancora un intervento e un possibile aggancio quantomeno sanitario, oltre che una scelta di sicurezza per i cittadini.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione al ministro della Salute sulla distribuzione controllata di eroina