La grande esposizione conosciuta nel mondo intero come Maker Faire è tornata al Gazometro di Roma e si apre nei giorni 25-26-27 ottobre 2024.
Si tratta di un evento “dove le idee prendono forma”. L’annuncio ufficiale recita come segue: “Maker Faire Rome è una manifestazione dove la fantasia e la creatività prendono forma e l'innovazione viene raccontata in modo semplice. Maker, innovatori e creativi di tutto il mondo presentano progetti di elettronica, intelligenza artificiale, robotica, realtà virtuale e aumentata, gaming, musica, arte, formazione e molto altro. Maker Faire Rome è un’esperienza da vivere in prima persona: vieni a scoprire il futuro a Roma! Scopri, Inventa, Crea! #MFR2024”.
Siamo presenti nel Padiglione K1 con il Progetto 390 Outdoor Education 0-100 dell’Università degli Studi Roma Tre. Esponiamo i materiali del Fondo Pizzigoni e i prodotti dei PCTO, ovvero i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento 2023/2024 svolti da 109 studentesse e studenti di alcune scuole secondarie mostrando l’integrazione e l’applicazione di teorie scientifiche accreditate, come il metodo sperimentale di Giuseppina Pizzigoni e il Decoding the Disciplines, teorie ben coniugate con i concetti di cittadinanza attiva, di sostenibilità e di inclusione. I cinque Percorsi di PCTO realizzati hanno condotto alla produzione di materiali ora esposti al Maker Fair, necessariamente in forma esemplificativa. Infatti, esporre tutti i prodotti realizzati avrebbe sicuramente richiesto uno spazio enorme, molto di più di quello assegnato dagli organizzatori a ciascun Espositore. Il Liceo di Scienze Umane di Grottaferrata è andato all’Abbazia di San Nilo e al Maker Faire espone alcune sculture in DAS e il video; le sculture sono oggetto di uno specifico Laboratorio per i visitatori. Il Liceo classico di Albano Laziale ha esplorato Villa Doria Pamphili ed ha creato cartelloni collettivi, al Maker Faire apre il laboratorio sul disegno. Il Liceo di Scienze Umane “Benedetto da Norcia” ha sperimentato presso il Fondo Pizzigoni all’Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione, ed insieme all’IIS “Giorgi-Woolf” ha creato un sito web su suoni e rumori, al Maker Faire porta il Laboratorio sui fischietti per il richiamo degli uccelli. Il Liceo classico “Pilo Albertelli” ha perlustrato la storica e famosa Piazza Vittorio, al Maker Faire sperimenta “Il Gioco dell’OCA” inserito nell’omonimo Laboratorio, gioia e diletto di piccoli e grandi visitatori.
In venti laboratori, guidati da esperti di provata fama e costantemente operativi, permettiamo a tutti, da zero a cento anni, di fare l’esperienza diretta e intensa di che cosa significhi innovare, inventare, sperimentare, creare a scuola e fuori della scuola, appunto in outdoor education. Giochi, sculture, video, siti web ideati dagli studenti saranno il trampolino di lancio per fare qualcosa di originale ed unico nelle tre giornate frenetiche ed intense dove le emozioni si rincorrono, mai arrivando ad un livello di saturazione e permanendo nella memoria collettiva di tutti.
Anche la Valtellina è presente con il laboratorio sulle favolette sui Bagni di Masino e sul territorio di Civo della provincia di Sondrio. Emerge la progettualità di narrazione fantastica con valenza pedagogica riconosciuta dal metodo Pizzigoni-Chistolini: Le favolette di Valentina Cosimati. In podcast sulle principali piattaforme, come Spotify e Spreaker from iHeart, è possibile ascoltare una esplorazione giocosa del territorio valtellinese con la Mucca Caspa, da Caspano, che si innamora del vanitoso cervo Masino, da Val Màsino, e chiede aiuto agli animali locali, quali Gaudiella Micropterix e Martes la Martora.
In tema di metodi pedagogici, il laboratorio Abilità presenta l’arte dell’educazione propria della pedagogia Waldorf Steiner.
Il giro dei tavoli espositivi si conclude cliccando sul QR code che conduce al Questionario di valutazione dell’esperienza laboratoriale assaporata e condivisa. Al link si può leggere il nostro impegno nelle edizioni precedenti del Maker Faire, appuntamento annuale da non mancare.
Sandra Chistolini