Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spettacolo > In tutta libertà
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gianfranco Cercone. “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini
15 Ottobre 2024
 

Si sa che una descrizione di valore artistico richiede un’osservazione disinteressata dell’oggetto da descrivere. Così se quell’oggetto fosse una persona che nell’autore suscita rancore, magari l’intento di vendicarsi con gli strumenti della propria arte, difficilmente la descrizione riuscirebbe ad essere equilibrata ed obiettiva. Ma anche al contrario: se quella persona è per l’autore l’oggetto di una passione amorosa, la descrizione potrà risentire di un’idealizzazione incontrollata.

So che questo principio, così formulato, può prestarsi a tante obiezioni. Ma è una premessa per dire quanto fosse difficile il compito che si era preposta la regista Francesca Comencini: realizzare un film di finzione su suo padre, un bravissimo e rinomato regista, Luigi Comencini; e sul rapporto di quel padre con lei stessa, quando era bambina e poi ragazza.

Nel film la figura del padre è effettivamente investita di un’intensa idealizzazione. Ci appare come un padre tutto, o quasi, amorevole, forte, paziente e saggio. Ma se tanta positività non risulta mai stucchevole, non ci dà l’impressione di un difetto artistico, è perchè il suo ritratto dichiaratamente non vuole essere obiettivo. In un primo tempo la sua figura è come vista dallo sguardo della bambina (e una bambina inevitabilmente idealizza suo padre, tanto più che quel padre appartiene al mondo mitico del cinema e delle favole. In quel periodo Luigi Comencini realizzava per la televisione una celebre trasposizione del "Pinocchio" di Collodi.)

In un secondo tempo poi, quando la figlia è ormai adulta, il padre sembra visto attraverso il filtro del ricordo e del rimpianto. E il rimpianto selezione tra i ricordi i più preziosi, quelli che costituiscono l’eredità spirituale di quel padre, i suoi insegnamenti, o le sue prove di affetto, tanto più care quanto magari in apparenza burbere o discrete.

Va anche detto che l’idealizzazione è corretta da un leggero umorismo, sia pure intriso di tenerezza: quando il padre si ostina in imprese che contrastano con l’indebolimento del corpo, o quando sul set si profonde in troppi consigli a sua figlia, ormai divenuta regista professionista.

Ma è la figura della bambina e della ragazza quella che è vista con più obiettività, con la varietà di sfumature di un ritratto realistico, per quanto riguarda la ragazza rendendo persuasivamente il suo difficile percorso evolutivo: un risultato tanto più notevole trattandosi di un personaggio autobiografico, e soltanto la distanza del tempo ha consentito, credo, il necessario distacco.

Anche in questo caso il personaggio è visto con un certo umorismo, ma senza indulgenza. Gli errori giovanili (il disorientamento, la tossicodipendenza da eroina, la simpatia per l’estremismo più violento: in un’aula scolastica la ragazza si ritrova ad applaudire con i suoi compagni quando giunge la notizia del rapimento di Aldo Moro), quegli errori sono descritti soltanto come tali, senza giustificazioni, e appaiono tanto più gravi perché infliggono quasi sadicamente un dolore a quel padre. Il loro unico riscatto è nell’esito conclusivo, nella scoperta della propria vocazione artistica.

In un racconto che si regge interamente sui due personaggi principali, la resa degli attori era fondamentale per la riuscita del film. Fabrizio Gifuni, nel ruolo del padre, e Romana Maggiora Vergano nel ruolo della figlia ragazza, incidono due personaggi memorabili, che che ci diventano familiari, tanto via via ci sembra di fare intimamente conoscenza con loro.

 

Gianfranco Cercone

(Trascrizione della puntata di “Cinema e cinema”
trasmessa da Radio Radicale il 5 ottobre 2024
»»
QUI la scheda audio)


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy