Sabato , 19 Ottobre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Giovanni Maria di Lieto. Teoria della Politica: un “Manifesto” antistorico
30 Giugno 2024
 

La partecipazione alla competizione elettorale deve essere dettata da ragioni-sentimenti di dovere civico e da un atto d’amore verso la propria comunità. Moralità, onestà intellettuale vengono prima del “fare” e della capacità di “fare” (sono requisiti pregiudiziali rispetto al “fare”). Il popolo non deve essere separato dal “potere” e dagli eletti (altrimenti, popolo “governati da te”), ma deve essere coinvolto in un sistema e in una logica di partecipazione, confronto, trasparenza. Chi governa non deve “promettere” (politica cd. clientelare), ma applicare regole uguali per tutti coloro che si trovano nella stessa “posizione sostanziale”.

Si deve ritornare a pensare politica, fare politica, entusiasmarsi per la politica, entusiasmarsi per un’“Idea” di politica e di società (quale che essa sia). Il voto deve essere un voto libero e d’opinione. Lo stesso voto popolare non deve finire per diventare esercizio di democrazia formale o cd. di “superficie”: se le candidature sono esercizio di occupazione del potere, la libertà di espressione del voto è compromessa alla radice. La “storia” personale, fatti e/o comportamenti concreti del singolo devono giustificare l’“appartenenza” ad una formazione politica (qualsiasi sia lo schieramento in cui essa si colloca). Ogni formazione politica deve avere dietro di sé una “storia”, e accogliere al suo interno soltanto chi fa parte di quella “storia” e non chi vi si colloca esclusivamente per ragioni di mera “opportunità politica”. Il “qualunquismo” non deve far parte della cultura politica. L’Ottimismo dell’intelligenza deve essere di tutti gli uomini liberi. L’azione amministrativa deve sempre avere un’“anima”, riflettere una spinta ideale e di pensiero, riformista, propulsiva, non demagogica, al servizio dell’Istituzione. Il “sapere impegnato” deve diventare dovere di partecipazione, in contrasto con il “disimpegno” e il qualunquismo del “disfattismo” (va tutto male, bene che vada tutto male) e in contrasto con la retorica della discontinuità che non abbia al suo interno un’Idea nuova di società e di politica. Una società fondata sulla cultura del “merito” è una società “aperta”. Deve essere chiaro il senso della politica e dell’amministrare, i valori, i principi da perseguire, deve rinnovarsi la stagione delle Idee e dell’”impegno” nel segno della moralità, deve prevalere il “primato” della politica contro il qualunquismo del “disimpegno”. La rivoluzione deve essere nella non violenza e nella eticità dei comportamenti praticati, che devono costituire una forma di resistenza civile.

 

Giovanni Maria di Lieto


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.4%
NO
 29.6%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy