La dimensione spirituale è opposta all’azione dello spirito del mondo.
Papa Francesco predica contro lo spirito del mondo che muore con chi muore con lui.
Io non sono un predicatore. Parlo per me. Io fui stato un ‘credente agnostico’ come la maggior parte degli italiani (“Dio, se ci sei, non schiacciarmi! Se non esisti ci penso io per che il cielo non mi cadrà mai sulla testa”). Guardando indietro vedo un’anima destinata agli Inferi con lo spirito del mondo. Non sono mai stato un materialista. Certo: scappai via da ogni misticismo, come faccio ancora.
La logica mi dice: tutti i viventi moriranno. E poi? Se non esiste una dimensione spirituale tutto finirà e le stelle staranno a guardare la Terra senza umani. Se, invece, la dimensione spirituale c’è, continuerà ad essere in eterno com’era stata prima che l’uomo fosse. I più finiranno all’Inferno ed altri in Paradiso.
Faccio questo ragionamento dopo aver esaminato gli dèi che furono creduti essere, come immagini frantume ad Arlecchino dell’unico Dio vivente.
La Rivoluzione francese ghigliottinò il Re ed introdusse la dimensione materialista negatrice di ogni animismo. Dèi e demoni furono relegati all’infanzia dell’umanità. Il positivismo di August Comte estremizzò questa corrente con l’elevazione di templi alla scienza in Brasile, creò la sociologia le scienze sociali e la comunicazione sociale, favorendo l’osservazione dei fatti esterni all’uomo.
In cinquant’anni ho dovuto spogliarmi di queste vesti materiali capaci di stordire la mia anima dentro statistiche oggettive aliene dallo spirito.
Ringrazio Dio di avermi tenuto vivo per 75 anni in mezzo a tante battaglie. In particolare io lo ringrazio di avermi introdotto dentro la dimensione spirituale. Io non ho cambiato il mondo come provai a fare con tutte le mie forze nel 1968. Il mondo spirituale ha cambiato me, grazie al Dio comunionale di cui parlo in www.tellusfolio.it.
Carlo Forin