Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Laboratorio
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
“Lettere e cartoline dei prigionieri italiani nella seconda guerra mondiale” 
In mostra a Cosio Valtellino
19 Gennaio 2024
 

In occasione della Giornata della Memoria, l’Associazione culturale èValtellina, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Cosio Valtellino e A.N.P.I. sezione Morbegno Bassa Valle, organizzano la mostra collezionistica dal titolo “1944, Ottant'anni fa Le scrissi", per stimolare riflessioni e mantenere vivo il ricordo di un periodo drammatico della nostra storia.

«Questa mostra ci consente di dare memoria alla storia e ai valori della nostra comunità» spiega Anna Tonelli, assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Cosio Valtellino. «Si valorizzano e si portano alla conoscenza del pubblico la storia di una vita spezzata, i sentimenti patriottici, la preoccupazione per l’andamento del lavoro, della guerra e la lontananza dagli affetti perché la guerra non fu vissuta solo da chi si trovava al fronte ma anche dai genitori, dalle mogli o fidanzate che cercavano di convivere con le privazioni che la stessa imponeva e che vivevano con l’angoscia per non sapere il destino dei loro cari».

Le lettere ci raccontano la storia di un Paese e dei suoi protagonisti che aspettano con ansia il ritorno di un padre, di un figlio o fidanzato che è stato costretto ad arruolarsi. Sono pertanto documenti storici fondamentale che racchiudono le voci dei nostri uomini provenienti da classi sociali e realtà completamente diverse fra loro, ma che tutti insieme hanno fatto la storia d’Italia.

L’inaugurazione è in calendario per il 25 gennaio, alle 20:30, presso l’oratorio “Piergiorigio Frassati” di Regoledo a Cosio Valtellino. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico, in particolare l’invito è esteso alle scuole del territorio comunale e del circondario, fino a domenica 28 gennaio. Da giovedì 25 a sabato 27 gennaio in orario 9-12 e 14-16 e domenica 28 con orario 9-12. La collezione riguarda lettere e cartoline postali, della collezione privata di Luca Villa, scritte nel 1944 dai soldati italiani prigionieri durante la seconda guerra mondiale.

Nel 1944 l'Italia si trovò ad avere soldati prigionieri sia dei tedeschi che dei nuovi alleati, inglesi, statunitensi, francesi e russi. Sarà possibile quindi leggere documenti inviati dai prigionieri detenuti nei campi di Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Algeria, Egitto, Kenya, Sudafrica, India, Stati Uniti e Canada. Non era una corrispondenza semplice con la madrepatria divisa in due dall’avanzata degli alleati da sud a nord dove erano presenti i tedeschi e la neo nata Repubblica Sociale Italiana. Il 1944 segna il crollo della Germania nazista, l’avanzata sovietica porta a uno spostamento di prigionieri presenti nei campi di prigionia a est verso il proprio paese. Dalla parte degli alleati si attenuano i controlli sugli italiani ora non più nemici ma impossibili da liberare non sapendo poi da che parte si sarebbero schierati, con loro o con la Repubblica Sociale Italiana?

Le lettere, spedite alle fidanzate, alle mogli, alle mamme, ai papà, a fratelli, si allineano verso due temi importanti: salute e cibo. Sono fogli di carta o cartoncino, segnato dal tempo, con pieghe, tagli, tracce di umidità, dove le parole lasciano traccia del difficile periodo. «Ringrazio Don Romeo Scinetti e la parrocchia di Cosio Valtellino per gli spazi e l’assessorato alla cultura del comune di Cosio Valtellino per averti dato supporto nell’iniziativa» commenta Luca Villa, referente dell’evento. «Attraverso documenti storici, possiamo sentire le parole di chi ha vissuto la guerra nei campi di prigionia. Poche di conforto per chi sta a casa e non vede da diverso tempo».

Tra i quadri si potranno leggere anche alcuni componimenti a tema della poetessa Paola Mara De Maestri, responsabile del Laboratorio Poetico di èValtellina.

 

èValtellina


Articoli correlati

  Pesia d’autore/ Tadeusz Różewicz. “Der Tod ist ein Meister aus Deutschland”
  Vetrina/ Paola Mara De Maestri. Sul filo della memoria
  Sergio Caivano. La giornata della memoria
  Vetrina/ Oded Peled. Da “Lettere a Bergen-Belsen”
  Vetrina/ Paola Mara De Maestri. La voce del vento
  Bernardo Leporini. Per non dimenticare mai
  Mellana. Passata la festa...
  Anna Lanzetta. Con il filo spinato nel cuore
  Anna Lanzetta. Per non dimenticare
  Pasquale De Fazio. Giorno della Memoria in una scuola media di Vercelli
  Sergio Caivano. Auschwitz-Birkenau
  Giorno della Memoria a Spello
  Shoah. Vercelli commemora Irena Sendler, Giusta fra le Nazioni
  Gabriella Rovagnati. La parabola umana e artistica di Ilse Aichinger
  “Un, due tre” di Hannah Szenes
  Morbegno. Massimiliano Boni alla Nuova Libreria Albo
  Poesia d’autore/ Primo Levi. Il tramonto di Fossoli
  Mauro Raimondi. La Giornata della Memoria, nel calcio
  Olocausto e Covid-19. Quale relazione?
  Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo di Stefan Zweig
  Giorno della Memoria 2023 a Barletta: costruire per non dimenticare
  Un ragazzino nell'ospedale dei nazisti
  Giuseppina Rando. A che vale ricordare?
  Poesia d’autore/ Shlomo Avayu. Famiglia
  Giorno della Memoria. Serata colorata
  Giuseppina Rando. L’Europa plurale auspicata da Hannah Arendt
  È Valtellina. Una mostra per la Giornata della Memoria
  Anna Lanzetta. Il peso delle parole. Il valore della “storia”
  Shoah. Una via o una piazza dedicata a Sylvia Sabbadini
  Giorno della Memoria: come celebrarlo in modo concreto, sostenendo i testimoni dell’Olocausto indigenti
  Poesia d’autore/ Ilse Herlinger Weber. Ninna nanna
  Circolo Culturale Tresiviasco. “Giornata della Memoria 2015”
  Roberto Malini. Come vivere il Giorno della Memoria a Bologna
  Sondrio. Il Giorno della Memoria nel nome di Ferruccio Scala
  Yitzhah Katzenelson. Ho fatto un sogno (Vittel, 1943)
  Esther Ettinger. Una scala di filo spinato, deserta di ali
  Giorno della Memoria/ Roberto Malini. Due poesie di Hannah Szenes
  Giuseppina Rando. Rilevanza storica e psicologica degli scritti della Hillesum
  Poesia d'autore/ Avraham Shlonsky. Voto
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy