Bruna Alboni
La cassetta rosa
Giovane Holden, 2023, pp. 176, € 14,00
Lui è Ugo, un nome che suona un po’ vecchiotto alle orecchie dei suoi coetanei, ma lo conoscono come Nick. Cresciuto in campagna col padre dopo aver perso la madre alla nascita, seguito dai nonni materni nei primi anni di vita, si è abituato agli spazi e al silenzio della campagna, unico amico Giorgio fino dalle elementari. Mentre il primo è disinvolto e di facile parola, Ugo è riservato e più insicuro.
Lo conosciamo che frequenta l’ultimo anno di liceo ed è sull’autobus, quando è folgorato da una ragazza: per fortuna lei scende senza accorgersi che le è caduto il cellulare, questo gli offre la possibilità di rivederla. Sfortuna vuole che scopra che è la ragazza del suo amico.
Ne deriva una domanda che lo tormenta, diviso tra la ricerca di una prima relazione importante e il rispetto per l’amicizia.
Non è facile questa fase di adolescenza, anche se sembra che tutto sia realizzabile e a portata di mano, perché è il momento della costruzione del sé rispetto all’altro, della messa in pratica di comportamenti di cui si deve da soli scoprire regole e limiti. Del ragazzo seguiamo i tentativi di capire, le delusioni ripetute che ne accompagnano la crescita, finché lo troviamo uomo in attesa di conoscere una donna.
Bruna Alboni affronta il tema della educazione sessuale senza risparmiarci momenti di ilarità, quelli che servono tuttavia a evidenziare ed accusare le falle del sistema educativo: nessuno ha mai risposto alla giusta curiosità di Ugo, fin da quando, bambino piccolo, ha scoperto la differenza fisica tra maschi e femmine; la riproduzione gli è sempre stata spiegata con metafore e similitudini che non hanno chiarito nulla, e con parole fuorvianti che hanno rischiato di renderlo ridicolo. Il padre, tutto preso dal lavoro dei campi, di poche parole, attento ai bisogni concreti del figlio, non ha mai risposto a certe domande, quasi provasse vergogna a toccare l’argomento, ma ha privilegiato la conoscenza di buoni film, di buona musica, e l’ha invitato a studiare con serietà.
Due uomini, un adolescente e un adulto, vivono dunque a fianco - finché un evento tragico li separa - senza che mai sia sta detta una parola che alluda alla loro fisicità: il sesso rimane un argomento tabù. La storia di Ugo corrisponde a quella di molti adolescenti, sembra dire indirettamente l’autrice, infatti non è regola diffusa che un figlio venga guidato alla gestione dei sentimenti e a capire come “nascono i bambini”. Eppure Ugo, fin da bambino, l’ha chiesto più di una volta. Una conoscenza inadeguata, sia che provenga da amici più scaltri o da scene di pornografia, può portare ad una errata gestione, non solo del proprio corpo, ma anche di quello del partner: lo aiuteranno a fare un po’ di chiarezza le parole di un amico e quelle del nonno, resta comunque da sapere che cosa ha scelto, tra amicizia e desiderio.
Cosa contiene il pacchetto che una sera il padre nasconde sotto una pila di giornali? Un regalo per Ugo con cui lo vuole sorprendere? Niente può stimolare la curiosità più di quel gesto inconsueto: dentro il pacchetto lui scoprirà una cassetta rosa, diversa nel colore da tutte le videocassette che padre e figlio hanno sempre guardato insieme, che il padre guarderà da solo. Ne derivano turbamenti e domande a iosa in un arco di tempo in cui impara ad attendere, a scegliere, anche a rinunciare: più consapevole di sé, libero da quella forma malsana di ansia che lo ha sempre aggredito quando si avvicinava a una ragazza.
Marisa Cecchetti