Ho seguito, con molta attenzione, i diversi commenti tv all’attacco di Hamas sferrato contro Israele. Ho apprezzato l’unanime riconoscimento della globalità del senso dell’offensiva e della probabile lunga sua durata. Si è adombrata la possibile influenza russa senza portare elementi specifici di questa connessione.
Nessuno ha adombrato il fatto che la dirigenza di Hamas abbia semplicemente imitato l’offensiva di Vladimir Putin contro l’Ucraina.
Questo primo assalitore ha totalmente ignorato i confini nazionali e si è prefissato la totale distruzione dell’Ucraina come Stato indipendente a costo di cancellare il popolo ucraino.
Hamas ritiene possibile fare altrettanto con Israele, che gli Arabi giudicano alieno fin dalle sue origini post-belliche: ‘Israele esiste per decisione illegittima; dunque va sradicato insieme col suo popolo’.
Mi rendo conto della vastità di scala di queste considerazioni che implicano un cambio di paradigma per comprendere i fatti nuovi in modo chiaro. Le atrocità realizzate dagli assalitori, che hanno sorpreso i servizi segreti ebraici, reputati i più preparati del mondo, sono tali da supporre un odio tremendo lucido superiore ad ogni forma di terrorismo vista finora.
Spero di sbagliarmi, preda dell’orrore che provo. Io lo spero, ma…