C’è nel governo italiano chi rifiuta il Manifesto di Ventotene e legge il Pnrr e il Mes in ottica sovranista. In occasione della festa del periodico Tempi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano si è fatto portavoce del sovranismo italocentrico polemizzando col cosiddetto ’partito anti italiano’ che avrebbe il torto di riconoscersi nel Manifesto di Ventotene.
È evidente come queste dichiarazioni siano di estrema gravità sul piano istituzionale e fortemente offensive nei confronti di tutte le forze europeiste che si riconoscono in quel documento. Scritto nel 1941 in piena seconda guerra mondiale da alcuni confinati politici antifascisti, riassume le motivazioni per impegnarsi nella costruzione di un’Europa di pace con un ruolo rilevante in un mondo in veloce evoluzione. Le infelici affermazioni del sottosegretario Mantovano peraltro non sorprendono essendo espressione della coalizione tra destre radicali, sovraniste ed antieuropee presenti nel Parlamento europeo con un obiettivo preciso: lo smantellamento dall’interno dell’Unione europea e col rifiuto del riconoscimento della supremazia della legislazione europea su quella dei singoli stati nelle politiche che li riguardano. Eppure il nostro Paese, per meglio tutelare i propri interessi, avrebbe bisogno di rafforzare l’Ue con una maggiore integrazione e più capacità d’autonomia, indispensabili per promuovere lo sviluppo dei Paesi europei. Giorgia Meloni, nel suo ruolo di premier, in seno al Consiglio europeo dovrebbe favorire un ruolo sovranazionale della Commissione europea per trovare sostegni di fronte alle difficoltà oggettive che il suo governo incontra nel concretizzare il Pnrr, l’unico strumento efficace di crescita e di stabilità per l’Italia. Se invece fosse lei l’ispiratrice delle dichiarazioni del sottosegretario Mantovano sarebbe allora il caso di additare pubblicamente il suo operato, contrario al reale interesse dei cittadini italiani.
Per tutti quelli che credono fin dal secondo dopoguerra nell’Europa federale quale nuova dimensione della libertà e della democrazia è il momento dell’impegno convinto e consapevole per impedire l’affermazione di un’Ue intergovernativa e confederale, che rappresenterebbe l’insignificanza di quelle parti del mondo, come l’Europa, in cui per la prima volta nella storia si sta sperimentando senza il ricorso alle armi il superamento delle sovranità assolute di stati storicamente consolidati. Questa è l’autentica posta in gioco alle elezioni europee in programma nel 2024.
Giuseppe Enrico Brivio - segretario della sezione “Ezio Vedovelli” Valtellina-Valchiavenna del Movimento federalista europeo
Guido Monti - responsabile del Comitato provinciale per l’Europa di Sondrio