Giovedì , 21 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Bottega letteraria > Prodotti e confezioni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
In libreria/ Maria Pina Ciancio. “Esercizio all’esistenza” di Giuseppe Vetromile
19 Febbraio 2023
 

Fate di me soltanto un sussurro
o un silenzio d’amore inesploso

(Giuseppe Vetromile)

 

Mi accingo alla lettura dell’ultimo libro di Giuseppe Vetromile Esercizio all’esistenza uscito nel 2022 per le edizioni Puntoacapo Editrice, con prefazione di Ivan Fedeli e una significativa nota introduttiva dell’Autore stesso.

La raccolta, di 78 pagine, è divisa in sei sezioni: “Nella stanza”, “Allora la morte?”, “Questo amore”, “E poi avvisate i morti”, “Documento vuoto”, “Esercizio all’esistenza”. In essa, l’autore, con un fraseggiare ampio che si ramifica in un discorso lungo e ragionato, affronta i grandi dubbi e interrogativi dell’uomo sul senso della vita e della morte.

«Questi esercizi all’esistenza», scrive l’autore, «non sono altro che un modo di affermare l’ineluttabilità dell’arco temporale che ci è concesso qui, su questa terra, cercando di scongiurare, quasi di confutare o addirittura esorcizzare la cosa che più ci (mi) terrorizza: l’inanità, la vacuità, l’inerzia negativa, il decadimento e la disperazione di una vitalità che regredisce verso il confine ultimo del tempo e della materia».

Ciò che emerge fin da una prima lettura è che le poesie di questa silloge si collocano in un’area di sosta obbligata e appartengono a un momento di pausa e di riflessione dell’uomo-poeta Giuseppe Vetromile. Ne scaturisce una poesia dallo spaccato esistenziale febbrile, ricca di espressioni figurate, di simboli e di metafore, che si muove tra due abissi: da una parte l’infinitamente grande, l’estremo, il termine delle cose, e dall'altra l’infinitamente piccolo, il nulla.

Ed è proprio l’urgenza del dire e l’oscillazione tra questi due poli, che pone la sua poesia in costante tensione metafisica e le dà respiro, sbilanciamento e larghi movimenti.

Non sono stato pietra né diamante/ ma piccola particella incompleta/ frantumata/ dispersa nel regno terrestre/ senza uno scopo preciso/ e senza pace (p. 37).

Nella sezione “Allora la morte?” si fa dominante il pensiero alla morte come ‘soglia’. Se oggi viviamo il tempo dell’oblio della morte, con un tentativo perenne di rimuoverla, in passato c’era una modalità di pensare e vivere la morte che la innestava nell’esistenza, non la rimuoveva. C’era la necessità di prepararsi alla morte. E Giuseppe Vetromile, vive e agisce dentro questo solco, seppure con la consapevolezza che non saremo mai pienamente preparati ad accettarla ed accoglierla.

Avvertitemi quando sarà l’ora di partire/ che io possa prepararmi in tempo la borsa/ degli effetti personali e un ricambio/ di stringhe perché il cammino sarà lungo (p. 35).

Altro tema ricorrente nel libro, è quello sul senso della poesia e della scrittura “questa casa ha bisogno di te/ mia poesia” afferma infatti lo scrittore, nell’atto di creare talvolta in maniera quasi spasmodica e ossessiva. Di fatto, l’arte del poeta sta proprio nella capacità di utilizzare uno strumento così elementare e finito, come la scrittura, per esprimere qualsiasi cosa e rappresentare persino l’Infinito.

Tutta la raccolta si contestualizza metaforicamente in una “stanza”, tra gli oggetti comuni della vita quotidiana. Una stanza che diviene rifugio e limite al tempo stesso, ma pur sempre luogo in cui si conquista l’interiorità, si imparano quegli esercizi all’esistenza che dilatano il tempo. Quel tempo che è dimensione interiore personale, nutrimento per l'anima, il cuore e i sogni. «L’uomo Vetromile tende a non arrendersi», scrive Ivan Fedeli nella prefazione, «pur nella consapevolezza della dispersione, della completa osmosi tra parola e atomo. L’equazione tra poesia e vita acquista credibilità allora, come antidoto al buio. È necessario conservare una traccia, una piccola eredità contro il nulla».

Si placa, dunque, la ricerca ossessiva di pensieri che possano dire-lenire questo indagare-scandagliare e si fa strada un senso di accettazione e di accoglimento, che è parte dell’esperienza umana, in cui non manca un pizzico di autoironia: “mi derido allo specchio incrinato”. Un percorso, o meglio una ricerca quella di Vetromile -di cui si sente appartenenza e condivisione- che consente di approdare con sguardo pacato e rinnovato sulle cose: “riprendere il cammino” per “darsi una possibilità di rinascita” con la consapevolezza che gran parte di me è andata via/ m’è rimasto un lumicino/ giusto per vedere/ nella penombra del cunicolo/ l’oro dei ricordi alle pareti (p. 70).

 

Maria Pina Ciancio

 

*

 

C’è sempre un inciampo che impedisce il proseguire

 

c’è una parte di noi che vorrebbe prolungarsi oltre la stanza

defluire nell’incertezza dell’ombra

travalicare le colonne d’ercole

seguire le tracce d’un mito

 

farsi trascinare da un sogno

 

ma la porta sta lì

piantata bene sui cardini

sbarrata

 

a volte però si schiude per un attimo

e non lascia passare che un sentore

appena un’idea

 

un nostro debole grido

 

poi si richiude al netto dell’anima

 

e noi qui

sempre a ribussare

 

(p. 29)

 

 

Giuseppe Vetromile, Esercizio all’esistenza

Prefazione di Ivan Fedeli

puntoacapo, 2022, pp. 80, € 12,00


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy