Lunedì , 30 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Bottega letteraria > Prodotti e confezioni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
In libreria/ Maria Pina Ciancio. “La forza degli schiavi” di William Stabile
10 Gennaio 2023
 

È il Sud
che si muove
dentro

(William Stabile)

 

Leggere queste poesie di William Stabile, tratte dalla raccolta La forza degli schiavi (prefazione di Stefano Guglielmin) è come avere la percezione di immettersi dentro un flusso dinamico, incessante, ininterrotto, che richiede solo di essere seguito. Le bellissime immagini a colori di Sergio Vecchio, accompagnano questo andare, così come la dedica in ex exergo “questo libro è dedicato a mia figlia G. che mi ha indicato la rotta giusta”. La scrittura di WS è totalmente innocente, spontanea, priva di paura, ricca di spiritualità ed energia creativa. Ci suggerisce vibrazioni che sanno di universale e di cosmico. Si muovono in un flusso intriso di realtà, di contemporaneo, ma anche di mitologico, di letterario, oltre che di reinvenzione immaginifica, fantastica della realtà. Il risultato è una luminosa catena di immagini che ci svelano in ogni caso la complessità dei vari livelli di lettura del testo. Il grande tema della raccolta è quello del viaggio come scoperta di sé e di recupero della propria interiorità e intimità ho attraversato il mondo / & spesso in questo mondo/ mi sono perso – Signore / cercando cercando (p. 17); & lui continuo / attratto / dal mare / (…) sognava di andare / sempre / più in là / (più in là) (p. 49). C’è da un lato il richiamo alla vita libera e alla consapevolezza dell’istante, dall’altro la necessità e il bisogno di (ri)trovarsi e cercare, in solitudine, nuove regole e stili di vita, da cui nasce l’avvicinamento alla spiritualità, ai valori di giustizia, di umanità e di solidarietà. Si ha come la sensazione di ascoltare la voce potente di Gary Snyder «Come poeta coltivo i valori più arcaici che ci siano. Risalgono al tardo Paleolitico: la fertilità della terra, la magia degli animali, la visione di potere nella solitudine, l’iniziazione terrificante e la rinascita, l’amore e l’estasi della danza, il lavoro comune della tribù». E in William Stabile sento palpitare tutto questo, l’ancoraggio a sant’Agostino, l’identificazione con Ulisse, con gli archetipi della storia, con il popolo marginale dei nuovi schiavi, la loro forza e la loro resistenza (la schiavitù moderna è fenomeno presente in quasi tutti i paesi del mondo e non conosce frontiere etniche, culturali o religiose).

C’è ancora il dibattersi incessante tra l’attaccamento alla terra, al suo Sud, a tutti i Sud del mondo: è il Sud / che si muove / dentro e l’impulso irrefrenabile di partire di seguire metaforicamente, alla Conrad, la rotta di mari ignoti e sconosciuti salpare partire / all’arrembaggio / sbarcare / alla prossima spiaggia / & continuare a nutrirsi / di felicità & disperazione (p. 26).

Ma cosa in WS riesce riunire l’io e il Tutto? Credo il senso di appartenenza alla sua terra e alle radici, alla piana del Sele, alla vecchia Paestum, agli antichi templi della Magna Grecia che ritroviamo nell’ultima poesia “Il tuffatore di Pesto”. Di fronte all’immortalità della storia trova compimento la parabola dell’uomo che cerca, come una scintilla, un lampo improvviso, un’illuminazione del cuore e della mente. E l’uomo si riconosce nel poeta, il poeta nell’affresco del tuffatore di Paestum: in fondo / il poeta/ è il tuffatore / che si lancia / a decifrare il linguaggio / sull’onda (p. 50). Come il pescatore è attratto dal mare, il poeta è attratto delle parole. Due realtà complementari, entrambe oscure, entrambe ignote: (Il poeta) non sa cosa / sull’onda / leggerà / e non sa cosa / dal profondo / emergerà (p. 51). Ed è la parola poetica, in ultimo, con il suo potere evocativo e di rappresentazione personale e comunitaria che conferisce e dà nome e senso a tutte le cose. Ecco, quella di WS è una poesia che trascende il proprio tempo per farsi universale: intima e universale al tempo stesso il più delle volte / ci si nutre di piccole cose / che poi si sommano a fiumi / parole affluenti / ed arriva il suo verso / -oh Signore / ad estuario o a delta / preciso o confuso / in tempesta sull’acqua/parola.

L’inusuale semplicità dello stile, il verso breve e rapsodico, donano complessità dell’effetto e plasticità poetica alla raccolta. Vi si percepisce dentro, oltre che forza vitale, per un ritmo che richiama al jazz. I suoi testi colpiscono anche per il multilinguismo, già poeti come Ezra Pound o Thomas Stearns Eliot avevano adottato questa tecnica, per indicare la vicinanza tra culture e persone che appartengono a periodi e luoghi diversi, manifestando un comune spirito “universale” nel tempo e nello spazio. Il linguistic blending, indipendentemente dalle conoscenze linguistiche di chi legge, ci suggerisce sensi e vibrazioni nuove, universali, svelandoci in ogni caso la complessità dei vari livelli di lettura del testo. Concludo ribadendo la positività di questa lettura poetica di WS, in cui ho sentito emergere ed affiorare il potere magico della parola come meraviglia, stupore e azione, nelle sue molteplici sfumature evocative e salvifiche.

 

Maria Pina Ciancio

 

 

William Stabile, La forza degli schiavi

Prefazione di Stefano Guglielmin

Immagini interne di Sergio Vecchio

Dot.com Press, 2016


Articoli correlati

  Stefano Guglielmin
  21 Marzo, Giornata Mondiale della Poesia/ II – Omaggio d/al Laboratorio di Lettura e Scrittura Poetica di Artemis
  Spot/ Vicenza, Laboratorio di Artemis. “Il pensier si azzurra”
  In libreria/ Silvia Comoglio. “Dispositivi” di Stefano Guglielmin
  28. Silvia Monti domanda a Stefano Guglielmin
  In libreria/ Maria Pina Ciancio. “Distanze Verticali, Escursioni sulla montagna” a cura di Irene Sabetta
  La distanza immedicata di Stefano Guglielmin nella lettura di Ivana Cenci.
  Premi e concorsi/ I finalisti della nona edizione del “Fogazzaro” 2016
  XXXV Edizione del Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano
  Anterem segnala “Le vie del ritorno” di Stefano Guglielmin
  Alborghetti & Guglielmin, poeti allo specchio. A Vicenza il 23 novembre
  Premi e concorsi/ Poiein. Oggi a Piateda Cerimonia per il X “Premio Turoldo”
  Premi e concorsi/ Forum Anterem del 6 Aprile 2024 e XXXVIII edizione del “Lorenzo Montano”
  In libreria/ Silvia Comoglio. “Muri a secco - Mür a secch”
  Poeti “in gran segreto” con il Festival 'Internazionale' a Ferrara
  Premio Antonio Fogazzaro 2016: i vincitori
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 71.1%
NO
 28.9%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy