Si è aperta la caccia. Voi pensate subito ai cinghiali in città o nei parchi urbani, ma no la furbizia venatoria è molto più sottile. Qui si parla di caccia ai voti. Ma non si vota, direte voi boccaloni. Mica vero. Intanto ci sono le regionali di Lombardia e Lazio che non sono le due ultime regioni italiane.
E poi potrebbe votarsi e comunque si voterà, prima o poi.
Si parla dei voti dei cacciatori (circa 700 mila) ma non solo. Potranno sparare carabinieri, vigili urbani, guardie venatorie. Sai la festa. Fino a che non impallineranno qualcuno…
Si parla dei voti dei, presunti, tifosi quelli scendono in piazza se la loro squadra vince e loro sono sempre poveri come prima.
Quelli che sono contenti se Paulo De Maria guadagna 7 milioni netti a stagione e la sua società ha un deficit di bilancio della madonna, e non è l’unica sia chiaro, e lo Stato gli permette di pagare a rate i contributi previdenziali non pagati.
Mentre se l’azienda in cui lavorano gli fotte i contributi dovranno leccarsi le ferite da soli.
Uno vale uno ma un calciatore vale di più.