Gira come una trottola; ruota sul tuo asse spento
finché il chiaro metallo torni a splendere, il capo
ti ronzi, acceleri la terra,
e tu cada stordito
sulla poltrona dove sonnecchi tutti i giorni.
E siediti guardando i muri prendere senso,
il piatto cinese definire il disegno azzurro,
la stanza rinnovarsi mentre tu trovi quiete.
Poi, dopo il volo e la caduta, esci in giardino;
alla finestra aperta sperimenta il ritorno:
tempo e stagione, nubi che ti orlano la vista,
i capricci d’amore, la tua dimora, e il cuore
consunto da una ruota lenta, reso affilato per la gioia.
Trad. Maura Del Serra