Esplora l’universo personale e collettivo dei rapporti madre-figli questa nuova raccolta poetica della scrittrice sarda Marina Minet, privilegiando ora un atteggiamento più diretto, ora una visione più oggettiva e distaccata.
Ne emerge la singolare capacità di rivelare e di scandagliare con le parole emozioni e sentimenti dell’animo umano, per portare alla luce contenuti consci e inconsci, talvolta anche scomodi, ma che ci riguardano e ci appartengono. Anche per questo la sua è una poesia onesta e coraggiosa, che si espone senza temere critiche, né giudizi.
Vibra in questi versi l’esaltazione della maternità (“il grembo prodigioso”), delle sue fasi e dei suoi mutamenti, l’amore verso i figli e viceversa. Un amore primordiale e viscerale carico di infinite sfumature e mutamenti, che mette a nudo tutta la forza espressiva e l’originalità stilistica della sua poesia. La capacità di ascoltare voci e silenzi (fuori e dentro di sé) e di trac-ciare attraverso i versi, mappe illuminanti e folgoranti di pen-siero.
Un colloquio interiore (nel doppio ruolo di madre-figlia) intessuto di gesti, memorie, certezze ancestrali, che si fanno universali e che stanno dentro la luce e il bene. A tratti c’è sofferenza, preghiera, invocazione. Consapevolezza che i sentimenti restano anche quando non appaiono, e vivono, seppure contra-sta(n)ti o nascosti, come “le radici che solcano la terra, tramando la loro forza sotto l’ombra”.
Vive dentro questi versi la voce potente della Sardegna. E pro-prio alla terra natia (richiamando il culto della Grande Madre dell’età nuragica), si rivolge nei versi di chiusura, con un’invocazione d’amore, che chiude metaforicamente il cerchio figlio – madre - terra “La mia terra è un vento informe / e mi scorre nelle vene / come il sangue di mia madre”. Non è un caso in-fatti che proprio questa poesia, sia stata composta nella lingua genitoriale sarda.
Delle madri è un libro dell’appartenenza in cui ci si trova spesso coinvolti, perché vero, perché l’amore è sempre dentro e oltre qualsiasi imperfezione, perché la bellezza e il fascino poetico è superiore.
Si legge fino alla fine con gli occhi e col cuore, con commozione e partecipazione.
Maria Pina Ciancio
Marina Minet, Delle madri
Edizioni L’Arca Felice, 2015