Parigi val bene una mossa (azzardata)
Ma sì, mi sono detto l’altra mattina, perché mai continuo a voler essere piacione, a salutare, sorridendo, quattro volte al giorno, la custode, a tenere aperta la porta della farmacia quando esco per favorire l’anziana signora che vuole invece entrarvi, a scherzare con il giornalaio juventino sul mio Toro che sta sempre dietro ai cugini a righe, ad accarezzare il cane che ha appena urinato sul parafango della mia automobile.
Già, perché?
Chissà cosa mi sono perso nella vita ad essere così accomodante.
Ho cominciato a guardare, senza motivo, con aria di rimprovero la custode, ho sbattuto in faccia alla vecchietta la porta della farmacia, ho dato del gobbo al giornalaio e preso a calci il cane che ha ripisciato sul parafango.
Ho saputo che nel mio condominio si dice che sono diventato matto e nessuno più mi saluta. Ma io mene frego, molti nemici molto onore.