La stagione dell’autunno riassumeva l’anno zumero fatto di due stagioni, estate (Emesh) e inverno (Enten), separate dagli equinozi.
Augh-tum-nus = “seme generante portato via dall’immagine di morte”.
Annus = “Cielo immagine di morte”.
La minaccia di morte incombeva l’anno.
L’anno era tutto, era Dio; la massima divinità personale: IL, come insegna Robert A. Di Vito.1 La divinità del Serpente2 lo riassumeva. Gli esseri umani erano statuette di argilla costruite dagli dèi per il loro servizio. Morivano gli dèi e morivano tutti gli animati3 creati dai primi sette dèi. L’immagine di morte era assoluta. Il miracolo del Capodanno univa un anno, a, all’altro: a.de [DI].a. Ogni anno aveva un nome. Un anello univa un anno (IM) all’altro passato (IM-MA).
L’anno cominciava con la gioia, la. la, e finiva con un’unica la, lungo l’autunno.
È difficile per tutti tradurre in parole nostre tutto ciò perché non è esistito alcun zumero che l’abbia fatto e la civiltà storica è esistita 4.000 anni fa; ma le lingue dei popoli, zumero, accado, hurrita, furono guidate da re-sacerdoti che impararono la prima lingua scritta, il zumero, che precedette e accompagnò l’egizio (Lu-x-ur > Luxor). Le lingue si svilupparono intrecciate di nomi di divinità ed umani. I zumerologhi atei abolirono i nomi degli dèi: -troppo complicati ed inesistenti-.4
Anche Licinio Glori, il mio primo orientatore, chiamò sumeri i zumeri, pur scrivendo:
Fu rito della scrittura sumerica incidere Enzu e leggere all’inverso Zuen (semplificato Sin = Luna).5
Ebbi il libro6 dal compianto prete archeologo don Antonio Moret (m.: 2011). Due sillabe in lib-ru:
libi, lib [LUL] lib4 [IGI]
slepeless; anxious, deathlly quiet (cf., igi…lib(4) [eyesigi sleepless lib]), li, ‘to rejoice, sing’, + bi, ‘to lessen, diminish’). Haloran: 157.
ru
n., present, gift, offering [RU archaic frequency].
v., to blow; to gift; to offer; to pour out; to inflict; to send (cf. rug2). Halloran: 219.
Igigi erano gli dèi-diavoli che stavano in cielo.
Carlo Forin
1 Robert A. Di Vito, Studies in third millennium Sumerian and Akkadian personal names. The Designation and Conception of the Personal God. Editrice Pontificio Istituto Biblico, Roma 1993.
2 Rimus, figlio di Sharrukin (Sargon il grande), significa: “camminori del Serpentemush”.
3 Pietre, erbe, animali, umani.
4 Realizzarono l’operazione di traduzione più assurda della storia.
5 Licinio Glori, La Pace di Cesare, Editoriale Dimara, Milano, 1956.
6 Lib-ru, “immagine del contenitore” in zumero.