Per raccontare Bennato ci vorrebbe un altro Bennato. Fuori da ogni genere e tendenza, caparbiamente se stesso anche quando sembra disperdersi nelle proprie controversie per ricompattarsi poi nell’affrontare nuove dispute sempre più complesse.

Antonio Bennato nasce poeta e scrittore genuino, e non può farci nulla. E continua a pagare il suo prezzo per un talento che esige attuazione. Ma Antonio Bennato è anche uno spirito alto votato alla ricerca del vero e dell’assoluto, in conflitto col suo essere uomo vincolato dai suoi stessi limiti.

Bennato, poeta delle pietre, affronta ancora una difficile prova, tuffandosi nelle profondità del cielo che ci sovrasta e forse governa. E si propone con la sua nuova opera Cieli aperti, impegnando il lettore in una immersione nei travagli della storia contemporanea che pare ripetersi fin dalle origini con le medesime dinamiche irrisolte.

Sembra infine essere approdato in una zona di certezza e di conforto, Bennato narratore avvincente e uomo compassionevole, documentarista puntiglioso della vicenda umana e spirituale con tutte le sue implicazioni e complicanze, che con questo suo recente libro lancia ancora una volta il suo messaggio di fede e di speranza “verso un tempo di primavera, di pace e di santità”. Un messaggio tanto più necessario, seppure utopistico, in tempi che inesorabilmente sembrano ricalcare le passate follie.

Maria Lanciotti

Cieli aperti ‒ La vergine Maria in visitazione perpetua lungo i sentieri del mondo, Edizioni Sant’Antonio 2022. Raccolta di articoli di Antonio Bennato pubblicati sul mensile Ecclesia in cammino, Diocesi di Velletri-Segni.