Il sogno non si interrompe con l’anno nuovo e nonostante la sconfitta del derby con il Morbegno del 7 gennaio il Basket Club Tirano continua ad essere protagonista di un campionato di grande livello. Ormai superata la metà dell’annata sportiva si aspettava la prova di maturità della squadra di Gianni Pensini, per alcuni forse non ancora pronta a respirare l’aria rarefatta dell’alta classifica, i derby con le valtellinesi.
Pezzini e Rigamonti ossia Morbegno e Sondrio, da sempre le capitali del basket nostrano, da sempre viste come un miraggio per il resto della provincia e da Tirano soprattutto. Pochi i precedenti per il livello davvero notevole che separava la realtà nostrana dalle altre formazioni impegnate su parquet più nobili. Il tempo si dice è galantuomo e così il buon lavoro fatto negli anni dal Basket Club Tirano e la contemporanea crisi generazionale soprattutto di Sondrio ha livellato la pallacanestro in Valtellina e ora ci troviamo con tre formazioni in serie D più o meno alla pari.
Ad inizio anno si diceva… Rigamonti schiacciasassi, Morbegno tra le prime, Tirano tranquilla salvezza. Dopo qualche mese Tirano è seconda a pari punti con Morbegno e Sondrio segue di poco. In alto è davvero bagarre, metà della squadre del campionato o quasi possono ambire al primo posto, non ci sono fenomeni e questo giova allo spettacolo e all’interesse per le partite.
Interesse che non ha bisogno di stimoli quando si parla di derby! Il primo del ritorno è stato con la Pezzini, partita tesa, in cui Tirano ha dato spesso l’impressione di poter fare la differenza, ma la squadra della bassa non ha mai mollato e nei minuti, se non secondi finali, con più lucidità ha strappato la vittoria. Peccato per l’ultima palla non gestita forse al meglio da Bacchini, davvero uno dei più limpidi talenti di questa nuova generazione del basket tiranese autore di caterve di punti e ormai perno della squadra. La delusione c’è stata, la voglia di dimostrare agli “antichi maestri” di essere cresciuti è rimasta frustrata… ma per poco, infatti sul campo di via Monte Padrio è arrivata anche la Rigamonti, dei giovani sì, ma pur sempre la squadra riferimento in valle.
Questa volta Pennati e C. non hanno fatto sconti, punteggio basso a significare la tensione per entrambe, la determinazione di non concedere più che di offendere, partita in bilico ma con Tirano a dimostrare una sicurezza che è aiutata dalle mura amiche dove pochi ospiti sono usciti in trionfo. I nove punti di differenza alla fine forse non testimoniano a pieno quanto la partita sia stata tirata, ma la vittoria è stata di sicuro meritata.
Ormai abituati a guardare in alto e verificato sul campo l’equilibrio del campionato non sembra fuori luogo montarsi un po’ la testa e pensare in grande… anche perché i prossimi appuntamenti sono di sicuro abbordabili. Una serie di partite con formazioni di bassa classifica che potrebbero permettere al Tirano di fare ulteriori punti e darsi coraggio scalando la classifica mentre le dirette concorrenti si toglieranno punti a vicenda… se poi il fattore campo continuerà a reggere e si riuscisse a fare qualche punto in più in trasferta sperare costerebbe ancora meno.
Andrea Gusmeroli
(da Tirano & dintorni, febbraio 2007)