a passi lunghi e lenti declina il sole
senza recidere nodi di garbugli
pensieri sospesi come appesi
al blu della notte consunta dai morsi
di vento di mare
tra spazi intermittenti ciottoli arsi
di vicoli sommersi da geometrie euclidee
sordi al ritmo del cuore
alla consistenza del tempo
prendono forma le verità antiche
ora distrutte sugli altari dei padri
ora svaporate nell’oro ramato
del tramonto
ragione e desiderio
in deboli segnali di parole
s’acquattano
nel muto disfacimento della carne
sempre più prossima
al bianco polverio di stelle.
Giuseppina Rando