La pianta spinosa è la poesia, asciutta
fiera e nuda, esposta al sole infuocato.
Oggi rima con ogni genere
di conoscenza che al fasto ha rinunciato.
È questa la nostra stenta maturità?
Questo paesaggio - acceso e immobile,
un altro segreto conosce della bellezza
ben più crudele ma anche più umile.
Nel fiorire della nostra primavera variegata,
nella grazia delle rugiade, nel morbido d’un verde
rigoglioso, chi fra noi avrà presagio della fierezza
del povero che affronta tempesta e vampa?
E, vedi, fu umile despota il suo vigore,
fioritura di Tammuz, sbocciare del meriggio.
Ma alle generazioni porterà la sua fecondità
un’ilare lieve farfalla, meraviglia alata.
Trad. Paola Messori