Il giorno più lungo dell’anno arriva alle 11:13 del 21 giugno 2022 (cfr. viaggi.corriere.it): qua inizia l’estate.
Si dice solstizio perché è così lungo che il movimento del sole sembra fermarsi.1
Lungamente nel tempo, l’estate (emesh in zumero)2 venne a metà dell’anno col solstizio al centro e gli equinozi ai lati. L’inverno era l’altra metà dell’anno.
Adesso l’inizio dell’estate è il giorno più lungo. Dopo il dì si accorcia. La nostra estate astronomica comincia accorciandosi. Gli antichi la calcolavano con l’osservazione del sole. Noi la calcoliamo con gli strumenti. Gli antichi praticavano la lingua col rispetto di ciò che significava. Noi la usiamo sovrapponendo significati. Sono bizzarro?
Be’, la lingua è proprio la riprova palmare di quanto dico.
eme – gir15/gi7
Sumerian language (‘tongue’ + ‘native’ –no: ‘cuneo che scrive’-). Halloran: 60.
Questa è la lingua zumera che unisce due lemmi: lingua, vacca.
Li troviamo separati:3
eme
tongue; speech (cf., udu-uli [EME]- gi(-r)) sheep which produced coarse, unclassed gi-wool (Halloran: 294).
gir, kir
cow or mare of intermediate age; sow; a fish, possibly a carangid (cf., ki, ‘place’, + ir, ‘fluid secretion’) [GIR archaic frequency] (Halloran: 82).
“Lingua-vacca” è la traduzione di eme-gir.
La via Lattea, la nostra galassia, ricorda che la vacca era l’animale più sacro, come continua ad essere in India.
I Zumeri arrivarono dall’assurda fiumana del Saraswati, alla congiunzione dell’Industan con la catena dell’Himalaya. Erano un popolo animista, che non distingueva le cose, le piante e gli animali dagli esseri umani.
Gir15 segnala l’estrema pluralità dei gir, che significa “fuoco”.4 Gir-ru = “fuoco sacro”.
Il fuoco sacro invita ad osservare gli Arii, adoratori del fuoco sacro, coesistiti con i Zumeri.
Questa considerazione allunga l’epoca zumera nei millenni e accorcia la nostra scientificità linguistica come l’odierno solstizio.
Carlo Forin
1 Sol sistere.
2 Emesh (Enten è l’inverno)
summer. John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 61.
3 Nel dizionario Halloran.
4 Girra [Girru], sumerico Gibil, dio del fuoco in quanto lo impersona con relativi effetti buoni o disastrosi. Ricorre spesso negli scongiuri e nei testi magici Surpu o Maqlu. Qui usato come epiteto di Nergal. Giorgio R. Castellino, Testi sumerici e accadici, Utet, Torino, 1977, p. 59, nota 1.