«Sovranismo, concezione che rivendica la piena sovranità di uno Stato nazionale nei confronti di un altro Stato o di un organismo sovranazionale». (Lo Zingarelli 2018)
La parola sovranismo viene sottolineata come errore dal sistema di scrittura, quindi non esisterebbe addirittura. Ma il dizionario smentisce validità alla correzione perché la contempla senza sottolineature.
La definizione di sovranismo esiste ne lo Zingarelli 2018; nega però validità all’Europa unita come organismo sovranazionale. Che cos’è, allora?
Oggi (ieri per chi legge qui, ndr) si è celebrata l’Europa Unita come attuazione del manifesto di Ventotene e della dichiarazione del maggio 1950 di Robert Schuman.
Mi pare opportuno alzare il tema del sovranismo come equivoco linguistico che sta alla base della piena sovranità di ognuno dei 27 Stati nazionali, uniti in un organismo sovranazionale, che stanno insieme solo quando sono unanimi anche nel voto nella Ue.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto oggi che questa unanimità forzata non ha più senso e bisognerà cambiare i trattati. Quest’idea oggi è stata condivisa anche da Macron. L’equivoco sovranista come unione federale di Stati sovrani si sta finalmente incrinando? Stiamo prudenti, perché un equivoco radicale non smascherato minaccia di aver vita lunga, purtroppo.
All’esterno il sovranismo della Russia sta negando l’esistenza dell’Ucraina con un’operazione speciale, che la Ue definisce invasione di uno Stato sovrano che dura da 75 giorni.
Evito di far rivivere le polemiche sovraniste vissute qua in Italia dai nostri politici, ora parzialmente convertiti.
Le ultime sanzioni europee non vengono decise causa il sovranismo di Stati come l’Ungheria, ma non sola.
Poiché non è sufficiente alzare il problema per risolverlo, io comincio ad indicarlo e chiedo: sto sbagliando oppure stiamo sbagliando?
Avete le idee più chiare voi?
Carlo Forin