Mogol meglio di Mao
“Grande è la confusione sotto il cielo”, affermava Mao Zedong, “quindi la situazione è eccellente!”
Non so voi ma io non trovo che la situazione sia eccellente e poi non trovo che i pensieri di Mao siano così intelligenti.
Aveva invece capito tutto tanti anni fa Mogol, e con anticipo, che per la canzone Confusione, nel 1972, scriveva: “Tu lo chiami solo un vecchio sporco imbroglio ma è uno sbaglio, è petrolio”.
E a cavallo del 1973 e del 1974 ci sarà la crisi petrolifera che causerà quella che chiamiamo austerity. E Mogol, sempre nella canzone, chiosava: “Se sei figlia della solita illusione e se fai confusione”, non tenendo conto che gli imprevisti accadono.
L’attuale confusione purtroppo non è quella simpatica che ci regala la lingua napoletana con l’espressione facite ammuina, è una confusione figlia dell’imprevedibile, per incapacità o impossibilità ognuno dirà la sua in proposito, che fa seguito alla confusione regalataci dal covid-19.
E adesso non cominciate a dire che non c’è il due senza il tre.