Draghi ha annunciato a Firenze che il governo ha intenzione di cessare lo stato di emergenza iniziato il 10 marzo 2020 (dico la data a memoria).
Da marzo a marzo, in due anni, la battaglia covid, che pareva una guerra infinita, è vinta.
Grazie al successo della campagna vaccinale e alla strategia del boa, Governo e popolo italiano entrano nella primavera 2022 con l’endemizzazione del covid. Stiamo vincendo sul virus. È diventato uno di noi, che fa sempre meno morti: il lupo è quasi un tenero volpino.
In due anni facciamo una vittoria storica, che i nuovi venti di guerra russi non riescono ad oscurare.
Secondo qualche commentatore, la crisi del DonBass sta scoppiando perché Putin ha deciso di risolvere così i problemi aperti in Russia dalla pandemia: ridà unità nazionale ai Russi a danno dei vicini ucraini. Prendo questa idea, affatto peregrina, per godere meglio la risoluzione italo-europea della pandemia.
Sì, perché i 27 Stati che compongono la Comunità europea due anni fa hanno saputo cogliere il grido d’aiuto italiano per approvare il Recovery plan, che stiamo attuando.
Contiamo più di 150.000 morti e tante sofferenze che hanno toccato o sfiorato tutti.
Vogliamo cominciare a godere del rasserenamento prima di intristire di nuovo?
Adesso mi sento di condividere le obiezioni costituzionali alzate da tanti, grato al governo Conti 2 per essersene fregato. Se due anni fa avessero preso vigore noi non avremmo risolto il problema covid: vi pare poco?
Carlo Forin