Il Natale è sempre un momento speciale, di accoglienza, riflessione e condivisione. Cerchiamo di ricreare l’atmosfera natalizia con alcune poesie a tema di alcuni autori del Laboratorio Poetico di È Valtellina (Morbegno) e dell’Associazione EspRimi di Malta.
Buone feste a voi tutti.
È Natale
Fiocca il Natale
penetra tra gli anfratti
delle nostre fradice vite.
E scorrono pensieri di oggi e di ieri,
s’addensano tra le dita degli alberi
si diradano e riprendo il volo,
si annidano – esangui – sulle creste della montagna.
Con il cuore sospeso ascolto.
Respira il Natale negli occhi di quel bambino
che ancora stringe la sua stella.
È Natale se nel mio riflesso riconosco l’altro
se sul mio cammino, dopo l’angolo, ritrovo il sentiero.
Si allarga il cerchio e tra i filari riprendo il domani.
Paola Mara De Maestri
Natale in Città 2021
La sirena grida a squarciagola
e le luci luccicano letargiche nelle vetrine.
L’ambulanza cerca un passaggio
tra il traffico congestionato.
Tutti, o quasi, stanno fuori
ad affollare parcheggi, negozi, supermercati
perché la stagione lo richiede...
È un natale di compere obbligatorie
anche se i prezzi sono aumentati
e il rischio pandemia accresciuto.
Il presepe si è trasformato
in un tempio-mercato
e lo spirito natalizio è volato
lontano lontano lontano...
Le forti luci della città
hanno coperto la Stella cometa
e tanti seguono una scia diversa
come automi...
Dietro una piccola finestra
si scorge un Bambino appena nato,
sulla faccia un sorriso:
è il Bambin Ġesù,
ma il suo e un mondo diverso
un mondo di Pace e Amore.
Delle luci fioche lo accerchiano
e nel silenzio il suo sguardo
ci invita a riabbriacciare
la semplicità di una volta
e riscoprire
la nostra umanità.
Patrick J. Sammut (Malta)
Il dono
Caro Gesù bambino, quest’anno per Natale
vorrei per lo studente Patrick,
che ha subito una lunga e ingiustificata prigionia,
e per tutte le persone ingiustamente detenute o ridotte in schiavitù,
per loro desidero il “dono della libertà”
Vorrei tanto che mamma Piera,
potesse incontrare la sua amata Denise,
a lei caro Gesù e a tutti coloro che aspettano
il ritorno dei loro cari famigliari scomparsi,
per loro desidero il“dono dell’abbraccio”
Vorrei tanto che Paola e Claudio, genitori di Giulio,
e Guglielmo papà di Serena,
e a tutti i genitori che ogni giorno cercano la verità
per i propri figli violentemente strappati alla vita,
per loro desidero il “dono della giustizia”
Vorrei per il papà e la mamma di Daniele,
che vivono con il cuore lacerato dal dolore,
e per tutti coloro che non possono più stringere a sé i loro adorati figli,
per loro desidero il “dono della consolazione”
Vorrei per la mia cara Martina,
dal suo cuore mi giunge il vero senso dell’amore,
per lei e per tutte le persone con disabilità
desidero il “dono dell’accoglienza”
Vorrei per la mia amica Giuliana, che ha perso il suo caro babbo,
per il suo cuore triste e inconsolabile,
per lei e per tutti i figli che non hanno più accanto i genitori,
desidero il “dono della serenità”
Vorrei per la mia amica Paola
che ogni giorno con dignità e coraggio affronta la malattia,
per lei e per tutti i malati,
desidero il “dono della salute”
Vorrei per la mia amata famiglia e per tutte le famiglie del mondo
il “dono dell’armonia”.
Caro Gesù Bambino
Ti prego tanto affinché non mi allontani mai da te,
accresci in me il “dono della fede”.
Attendo con gioia la tua venuta tra noi!
Dalida Iemoli
Melodie e luci di Natale
Portate dal vento il cuore
Ode melodie antiche, ma,
L’animo stanco del superfluo
Ripensa al tempo passato e
I canti natalizi perdono la loro magia.
Una luce brilla nella notte oscura
Di un’umanità delusa e afflitta:
Vieni luce infinita ad illuminare
Il cammino di ciascuno per dare
Senso alla vita di ogni giorno!
Allora natale non sarà
Rincorrere ciò che sfugge
Al cuore, ma è un mondo nuovo
Fatto di pace, perdono
E gioia intima e profonda!
Luciana Marchetti
Dicembre
Perlacea luce del sole d’inverno
tersa e diretta
all’immacolata accoglienza
dell’Eterno esistere
dimora di una pace che fugge
Stefano Ciapponi
Dentro la grotta
Dentro la grotta il mondo è diverso
qui c’è un calore che fuori non c’è
qui c’è aria santa e pura
che questo neonato sta creando.
Io non sono lo stesso uomo dentro la grotta.
Mi sento come se fossi liberato dalle complessità della vita
e dei giochi intrecciati degli esseri umani.
Quasi quasi ho paura di là fuori
con le parole fine di schiavitù
dove la pace ti viene tolta da sotto il naso
e l’ambizione ti travolge
e la ricchezza diventata un peso oscuro.
Qui dentro, nella grotta, voglio rimanere.
Felice di quello che non ho e di quello che ho.
Contento di quanto do e non di quanto prendo.
Chi mi ferisce, io prego per lui, invece di arrabbiarmi.
La scienza del comportamento si capovolge qui dentro.
Qui dentro, c’è l’abbondanza
della manna che là fuori non trovi dove comprarla.
Emmanuel Attard Cassar (Malta)