Questo caos iridescente
che assale i sensi
ogni giorno - il numero
non lo dominerà mai.
Come mai Platone sognò
di poter incanalare questo fiume
chiamandolo illusione?
Fidati delle superfici -
sono profondità:
ma non puoi annegare
in esse, né fissare troppo a lungo
il labirinto del loro intrico.
Esse ti dicono chi sei
e dove - cioè che sei qui,
tra la luce del sole
che risveglia sul muro
queste ombre variegate
e il sole stesso,
che attraverso giorni innumerevoli, incalcolabili
versa fuoco primordiale.
Trad. Franca Morandi