La sillaba “la” segnala ‘andar oltre’ in zumero.1
Con “la” inizio a scrivere su “la fine” pieno di rosa, a settanta-tre anni cinque mesi e quattordici giorni.
Direte: – Hai fifa della fine che sta arrivando, non è vero?
No! La fine verrà comunque. Ogni mortale lo sa anche se cerca di non pensarci. Io ci penso. La scusa di chi non lo fa è il fatto che niente cambia se uno ci pensa: la fine verrà in ogni modo, inesorabile. Il modo della fine cambia però. Si può finire in bene oppure in male, felici o tristi.2 Consapevoli e pronti col rendiconto3 o inconsapevoli, colti di sorpresa.
Il mio vissuto può suggerire di cercare un modo buono.
“La” a tema impone di guardare la sillaba in altra lingua: lat. syllaba comprende: syl-la-ba. Significa: Sole (syl) è anima (ba) parte vivente4 che va oltre (la) [la parola “anima” non esiste specificamente in inglese. Viene tradotta con soul –‘corpo antico’, in zumero–].
La fine è finis-is… fine in latino, dove l’ablativo –caso dell’etimo– è uguale all’italiano.
In zumero fine è hi.ne pronuncia di hi-en5 = “fusione col Signore”.
Carlo Forin
1 la
abundance, luxury, wealth; youthful freshness and beauty; bliss, happiness; wish, desire [LA archaic frequency]. (John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 154)
2 Ed angosciati. Come Paolo Villaggio, che aveva passato la vita a far ridere tutti; nell’ultimo periodo girava angosciato di entrare nel nulla.
3 A se stessi o al Creatore.
4 ba
n., share, portion; rations, wages [BA archaic frequency].
v., to give; to divide, apportion, share, distribute, split, alliot; to pay; to extract (interchanges with bar). (Halloran: 26)
Ba3 [ESH]
Liver; liver mmodel; omen. (Halloran: 27)
5 hi , he
v., to mix (cf., shar2/shar2) [Hi archaic frequency]. (Halloran: 112)
en
n., dignitary; lord; high priest or priestess; ancestor (statue); diviner [EN archaic frequency].
v., to rule.
adj., noble (cf., uru16 [EN] (-n)). (Halloran: 61)