Candore di parole inventate,
Parlate dietro le porte,
Da finestre e contro le pareti,
Calcinate di luce paziente.
Realtà di vocaboli,
Di due o tre sillabe:
Ritagliati negli enigmi del cielo,
In una vena della roccia.
Decifrazioni di volti ignoti
Con lampi sotto la pelle
E barbe dove il vento si ferma
Lungo un suono sussurrato.
Ma i nomi restano
Nell’orecchio solo un ronzio
Come di cicale e d’api
E rientrano nel silenzio.
Vocali - piccoli insetti,
Invisibili per l’aria,
Cadono simili a cenere,
Perdurano come fragranza di mele cotogne.
Trad. Gio Batta Bucciol