Si riaccende la speranza dopo l’intervento nei giorni scorsi dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico che unitamente all’ARPA Lazio stanno vagliando le reali condizioni nell’ambito della discarica e zone circostanti. Ma nessuno dei manifestanti si sogna di abbassare la guardia
Lo scorso venerdì 24 il presidio permanente contro la riapertura della discarica di Roncigliano nel comune di Albano Laziale si è spostato dinanzi al Tribunale di Velletri (Roma). A debita distanza, per non creare assembramento. Diverse decine di manifestanti, tutti addestratissimi a montare e smontare attrezzatura, bandierine, cartelli e striscioni, e diversi sostenitori, mentre una parte dei manifestanti era rimasta a presiedere l’area della discarica. Una delegazione del Coordinamento No Inc, fra cui l’immancabile chimico Aldo Garofolo, è stata ricevuta in tarda mattinata dal procuratore capo di Velletri, dott. Giancarlo Amato. Nell’attesa megafono aperto per rinverdire le tante disgrazie e discrepanze legate alle ragioni della protesta ed esternare rabbia e malessere diffusi, ma anche residui di fiducia nel corso ‒ seppure tardivo ‒ della giustizia. “Se anche la procura si svegliasse un pochettino...” l’augurio vivissimo suscitato da un quadro generale veramente desolante.
In attesa di sapere l’esito dell’incontro, abbiamo raccolto commenti.
Giuliano (animatore instancabile, pungente e inattaccabile): “Dopo due mesi di mobilitazione siamo ancora al punto di partenza. Niente differenziata e sono entrati in discarica 400 camion per un totale di 9mila tonnellate di monnezza non trattata. Ma io non mollo e nemmeno tutti gli altri del presidio. Per me ho già dato, vivo a 200 metri dai cancelli della discarica, praticamente ci vivo dentro, ma sto qui per i miei nipoti”.
Mario: “Sono qui perché qualcuno ci vuole che difenda il territorio, perché voglio lasciare qualcosa per gli altri, essere ricordato per qualcosa di buono…”.
Massimo: “Io ci sono nato al Villaggio Ardeatino, la mia famiglia tra i primi abitanti nel 1973, poi hanno aperto la discarica ma allora serviva solo Albano, poi aumenta aumenta…”.
Biagio: “Se potevo immaginare che la discarica durava tanto me ne restavo a Pavona. Anche se pure là arriva la puzza nei momenti peggiori. Noi andiamo avanti con la protesta. Lottando contro i mulini a vento. Sperando che qualcuno prima o poi vada in galera per la sua responsabilità nel coprire tutte le zozzerie”.
– Scusa, una domanda: e se si proponesse una buonuscita? Accetteresti?
“Non so, e comunque solo se valesse per tutti. Per il singolo sarebbe una mazzetta. Il nostro è un paese. A trecento metri c’è un altro villaggio”.
Loredana Longo, portavoce del No Inc, al megafono: “Oggi abbiamo portato qui la nostra rabbia e anche la documentazione per fare luce sulle illegalità che si stanno perpetrando. Si arrivano a contare fino a 14 camion al giorno che sversano in discarica. Il problema dei rifiuti è strutturale, annoso. Loro cercano buche, discariche che diventano depositi di veleni. Noi non ci stiamo. La salute va tutelata, di tutti i cittadini. Non è legale occupare la strada, ci viene contestato, ma sono permesse le bombe che attentano per i prossimi decenni. Il Sindaco Borelli faccia il suo passo di responsabilità per tutti i cittadini. Unitevi alla nostra lotta che non ha confini, riguarda tutti”.
A supporto della manifestazione un bel gruppetto di ragazzi del FGC ‒ Fronte della Gioventù Comunista ‒ dei Castelli, per lo più universitari.
Marco, 21 anni di Monte Porzio: “L’ambito della salute è un discorso di base. L’atteggiamento delle istituzioni fa capire che se ne fregano d’impostare una discussione risolutiva. Ci si trova davanti a un muro. Avendo poteri istituzionali si dovrebbero curare gli interessi della popolazione difendendosi da ogni tipo di attacco o pressione senza andare mai a compromessi”.
Davide, 22 anni, di Albano: “Si parla tanto di ambientalismo poi le stesse persone green man consentono che si aprano le discariche, chiudono un occhio, cambiano i parametri. Vivo tanta rabbia davanti a tanti scempi”.
Andrei, 17 anni, Marino: “Limitando la protesta ci hanno fatto capire che con le buone non si ottiene niente. Come evolverà la situazione? Mobilitazione di massa, sempre più gente, vorrei fosse sempre di più”.
Flavia, 19 anni, Morena di Ciampino: “Mi preoccupa seriamente il futuro. Sempre più urbanizzazione e sempre maggiore quantità di rifiuti. Ci stanno ricoprendo. Ma io credo che la tendenza si possa invertire. Le istituzioni si fanno garanti di un sistema inaccettabile, le persone che abitano i territori sono tenute a tutelarli”.
Aldo Garofolo, a caldo, dopo l’incontro con il neo procuratore capo di Velletri “Ne riporto una impressione abbastanza buona. Siccome il dott. Amato sta lavorando intensamente alla fideiussione bancaria, contestabile, indagano su qualcosa su cui noi stiamo lavorando da tempo e pare accertato, da notizia stampa, che l’effettiva erogazione dei soldi sia avvenuta a fine luglio 2021, dopo l’ordinanza urgente della Raggi. È tutto dire. Questo il procuratore sta seguendo con il NOE ‒ Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri ‒ oltre alla qualità dei rifiuti conferiti”.
Staremo a vedere.
Maria Lanciotti
(da Castellinotizie.it)