“Dalle Direzioni Regionali attendiamo risposte sui quesiti posti due mesi fa e in primis sull’archiviazione dell’AIA che ha reso possibile la riattivazione della discarica”
Giovedì 26 agosto in rappresentanza del presidio permanente abbiamo incontrato alla sede Arpa di via Saredo il dirigente responsabile Tommaso Aureli, la dott.ssa Rossana Cintoli e il dott. Sergio Ceradini.
Abbiamo chiesto loro perché, in oltre tre settimane, abbiano effettuato solo due prelievi dei rifiuti in entrata nella discarica di Albano, poi il perché del ritardo nella diffusione dei risultati del prelievo del 3 agosto e l’attesa di due settimane nell’esecuzione del successivo prelievo del 16. Abbiamo rappresentato l’insofferenza dei residenti per questa situazione, dal momento che gran parte dei carichi dei TIR controllati visivamente durante i nostri sopralluoghi giornalieri sono risultati o non trattati o non stabilizzati, come documentato in decine i foto e video in cui compaiono tra l’altro densi vapori, percolazioni, sacchette quasi intere, pneumatici forse di motorini, scheletro di passeggino…
Abbiamo inoltre esposto la nostra insoddisfazione per il mancato controllo di tutti i piezometri interni al complesso, dal momento che i prelievi sono limitati solo a quattro degli undici pozzi interni secondo le disposizioni dell’ordinanza Raggi, ma in palese contrasto con l’inquinamento organico e inorganico in atto e il palese fallimento della bonifica del pozzo F1B.
Le risposte, benché motivate dalla limitata disponibilità di attrezzature e dai tanti impianti da monitorare, non ci hanno soddisfatto perché a causa delle infinite lungaggini i risultati del 3 agosto sui rifiuti SAF (Società Ambiente Frosinone) ancora non sono disponibili e lo saranno fra giorni, perché ad oggi nulla sappiamo sullo stato di quelli dei due impianti TMB della E. Giovi a Malagrotta e di quello dell’AMA a Rocca Cencia, perché infine è risultata evidente la scarsa comunicazione tra enti pubblici, come nell’occasione del mancato prelievo del 10 agosto dal momento che, su disposizione della Asl RM6, la discarica era chiusa da tre giorni.
Unica concessione la disponibilità verbale ad estendere i controlli in falda su tutti gli undici pozzi interni a data da definire. La lotta continua.
Venerdì 3 settembre raduno alle ore 9 dinanzi alla discarica in Via Ardeatina km 24,640, per trovarsi alle ore 11 in presidio alla sede regionale di via Cristoforo Colombo per incontrare poi i dirigenti Wanda D’Ercole e Vito Consoli.
Dalle Direzioni Regionali attendiamo risposte sui quesiti posti due mesi fa e in primis sull’archiviazione dell’AIA che ha reso possibile la riattivazione della discarica. Chiediamo la massima partecipazione.
Coordinamento contro l’inceneritore di Albano
noinceneritorealbano.noblogs.org