“Nulla è più anarchico del potere. Il potere fa praticamente ciò che vuole. E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da sua necessità di carattere economica, che sfugge alle logiche razionali” (Pasolini, 1975)
Ieri giornata nera alla discarica di Roncigliano nel comune di Albano Laziale. Dopo la chiara antifona del 24 agosto ‒ “Albano, discarica di Roncigliano. E mentre l’URBE si ripulisce la faccia il popolo schiatta”, Notizie in Controluce ‒ per disposizioni superiori cala il divieto per i manifestanti di bloccare sulla via Ardeatina nei pressi dei cancelli della discarica la sfilza dei mastodontici Tir carichi dei rifiuti fumanti della Città di Roma. Solo nella giornata del 25 agosto ne sono arrivati una dozzina col loro fetore rivoltante e perdita di liquami, il tutto riversato nel settimo invaso della decrepita, fuorilegge discarica. A badare che tutto funzionasse senza intoppi, il cordone della Celere in tenuta antisommossa che ha costretto i manifestanti in un’area circoscritta. Intanto nessuna nuova da parte dell’ARPA Lazio sui rilievi effettuati qualche settimana fa per valutare le condizioni del sito.
Seppure stretti alle corde, i cittadini riuniti in comitati e associazioni che si ritrovano sempre più numerosi a fronteggiare un situazione intollerabile, inaccettabile, vanno avanti con il presidio e l’informazione a tamburo battente ‒ grazie soprattutto all’infaticabile chimico Aldo Garofolo, membro del Coordinamento No Inc ‒ che serva almeno a capire di che morte morire.
Oggi giovedì 26 agosto 2021 la protesta arriverà a Roma, alla sede istituzionale dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, in via Saredo. Poiché se Maometto non va alla montagna…
Maria Lanciotti