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Maria Paola Forlani. Paula Rego
22 Luglio 2021
 

Paula Rego è nata il 26 gennaio 1935 a Lisbona, in Portogallo. Suo padre era un ingegnere elettronico che lavorava per la Marconi Company, antifascista convinto. La famiglia fu divisa nel 1936 quando suo padre fu trasferito per lavoro nel Regno Unito. I genitori di Rengo la lasciarono in Portogallo alle cure di sua nonna fino al 1939. La nonna di Rego diventò una figura significativa della sua vita, molte delle storie popolari tradizionali che le raccontò trovarono poi strada nella sua opera d’arte.

La famiglia di Rego era anglofila, così Rego venne iscritta all’unica scuola di lingua inglese nel distretto di Lisbona, la Scuola di San Giuliano a Carcavelos, che frequentò dal 1945 al 1951. Sebbene cattolica, e questo aumentò l’ostilità del padre di Rego nei confronti della Chiesa cattolica, e servì a creare una distanza tra lei e la sua fede. Rego si descrisse come una “specie di cattolica”, che da bambina possedeva un senso di colpa e una convinzione che il Diavolo fosse reale.

Nel 1951, Paula Rego fu inviata nel Regno Unito per frequentare una scuola di perfezionamento, la The Grove School, a Sevenoaks, nel Kent. Non soddisfatta dell’insegnamento, nel 1952 la Rego ha deciso di iniziare gli studi artistici presso la Chelsea School of Art di Londra, in seguito frequentò la Slade School of Fine Art tra il 1952 al 1956.

Alla Slade, Rego aveva incontrato il suo futuro marito, Victor Willing, anche lui studente. Nel 1957 Rego e Willing lasciarono Londra per vivere a Ericeira, in Portogallo. Si sposarono nel 1959 in seguito al divorzio di Willing dalla sua prima moglie, Hazel Whittington. Tre anni dopo, il padre di Rego acquistò alla coppia una casa a Londra, in Albert Street a Camden Town, e Paula Rego si divise tra Gran Bretagna e il Portogallo.

Nel 1966, il padre di Rego morì e l’attività di famiglia fu rilevata dal marito di Rego, sebbene gli fosse stata diagnosticata la screlosi multipla. La società fallì nel 1974 durante la rivoluzione dei garofani che rovesciò la dittatura di destra dell’Estado Novo del paese, quando la produzione fu rilevata dalle forze rivoluzionarie, anche se la famiglia Rego era stata sostenitrice della sinistra politica. Di conseguenza, Rego, Willing e i loro figli si trasferirono definitivamente a Londra e vi trascorsero la maggior parte del tempo fino alla morte di Willing nel 1988.

Rego, mentre era ancora studentessa, fu incaricata dal padre di produrre una serie di murales su larga scala per decorare la mensa della sua fabbrica elettrica nel 1954, la carriera artistica si avviò effettivamente nel 1962, quando iniziò a esporre con The London Group, organizzazione di artisti di lunga data che aveva tra i suoi membri David Hocheney e Frank Auerbach. Nel 1965, venne selezionata per prendere parte a una mostra collettiva, “Six Artists”, presso l’Istitute of Contemporary Arts, ICA, a Londra.

Nello stesso anno tenne la sua prima mostra alla Sociedade Nacional de Belas Artes (SNBA) a Lisbona. Fu anche rappresentante portoghese alla Biennale d’Arte di San Paolo del 1969. Tra il 1971 e il 1978 tenne sette mostre personali in Portogallo, a Lisbona e ad Oporto, e poi una serie di mostre personali in Gran Bretagna.

Nel 1988, Paula Rego fu oggetto di una retrospettiva alla Calouste Gulbenkian di Lisbona e alla Serpentine Gallery di Londra nel 1990, in quella che fu la prima di una serie di progetti di artisti in residenza organizzati dalla galleria. Da ciò emersero due serie di lavori. Una era la serie di dipinti e stampe sul tema delle filastrocche, portati in tour per la Gran Bretagna e altrove dall’Arts Coucil of Great Britain e dal British Council dal 1991 al 1996. La seconda era una serie di dipinti su larga scala ispirati dai dipinti di Carlo Crivelli nella Galleria Nazionale, noto come Giardino di Crivelli, che ora è ospitato nel ristorante principale della galleria.

Una grande retrospettiva del suo lavoro si è svolta presso il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid nel 2007, che venne ripresa al National Museum of Women in the Arts di Washington DC, l’anno successivo.

Nel 2004 la Rego fu incaricata dalla Royal Mail di produrre una serie di francobolli dedicati al personaggio di Jane Eyre.

Paula Rego trascorse gran parte della sua carriera in difesa dei diritti delle donne e sui diritti di aborto. Criticò il movimento anti-abortista, usando il tema dell’aborto come punto focale in gran parte della sua arte. Rego si oppose alla criminalizzazione dell’aborto e affermò che il movimento anti-aborto “criminalizza le donne” e in alcuni casi porterà le donne a essere costrette a trovare “soluzioni di ripiego” potenzialmente mortali. Affermò che la questione riguarda in modo sproporzionato le donne povere, mentre per i ricchi è più facile trovare un modo sicuro per abortire (indipendente dalla legge) a causa della possibilità di viaggiare all’estero per eseguire l’operazione. Paula Rego creò una serie di opere d’arte che documenta gli aborti legali in risposta al referendum del Portogallo sull’aborto del 1998.

Paula Rego è una prolifica pittrice e incisora che ha realizzato negli anni precedenti anche lavori di collage. Le sue note rappresentazioni di racconti popolari e immagini di giovani ragazze, realizzate in gran parte dal 1990, che mettono in risalto metodi di pittura e incisione in contrasto con lo stile più libero dei suoi dipinti precedenti.

Nei suoi primi lavori, come Always at Excellency’s, dipinto nel 1961, Rego fu fortemente influenzata dal surrealismo, e in particolare dall’opera di Joan Mirò. Questo traspare non solo dal tipo di immagini utilizzate, ma anche dal metodo impiegato, che si basa sull’idea surrealista del disegno automatico, in cui l’artista tenta di liberare la mente cosciente dal processo di creazione, per consentire all’inconscio di dirigere la creazione di un’immagine. A volte questi dipinti quasi sfiorano l’astrazione; tuttavia, come esemplificato da Salazar Vomito nella Patria, anche quando le sue opere si spostano verso l’astrazione, l’elemento narrativo rimane.

Ci sono due ragioni principali per cui Rego adottò uno stile semi-astratto negli anni ’60. In primo luogo, all’epoca l’astrazione dominava nei circoli artistici d’avanguardia, che aveva messo l’arte figurativa sulla difensiva. Ma Rego stava anche reagendo alla sua formazione presso la Slade School of Art, dove era stata posta una forte enfasi sul disegno anatomico di figure. Sotto l’incoraggiamento del suo compagno di studi e del successivo marito Victor Willing, quando era al Slade Rego tenne insieme ai suoi quaderni di schizzi ufficiali un “quaderno di schizzi segreto”, in cui realizzava disegni a forma libera che sarebbe stato malvisto dai suoi tutor. L’apparente antipatia di Rego per le tecniche di disegno nitide negli anni ’60 si manifesta non solo nello stile di opere come Faust e la sua serie Red Monkey degli anni ’80, che assomigliano al disegno espressivo dei fumetti, ma nelle sue influenze riconosciute all’epoca, che comprendeva Jean Dubuffet e Chaim Soutine.

Un notevole cambiamento nello stile di Rego emerse, in seguito alla sua nomina a prima artista associata della National Gallery di Londra, nell’ambito di quello che era effettivamente un programma di residenza d’artista. Il compito dell’artista è quello di “fare nuove opere che si colleghino in qualche modo alla National Gallery Collection”. La National Gallery è in gran parte una collezione di vecchi maestri e a Rego sembrava di essere stata riportata indietro verso uno stile molto più chiaro, lineare, che ricordava la tecnica di disegno altamente lavorato che le era stato insegnata allo Slade. Il risultato furono una serie di lavori che combinavano un forte disegno chiaro con rappresentazioni di donne altrettanto forti in situazioni a volte inquietanti. Opere come Giardino di Crivelli hanno chiari collegamenti con i dipinti di Carlo Crivelli nella National Gallery, ma altre opere realizzate all’epoca, come Joseph’s Dream e The Fitting, attingono da opere di vecchi maestri come Diego Velàzquez, in termini di soggetto, materia e rappresentazione spaziale.

Rego rinunciò a lavorare con il collage alla fine degli anni’70 e nei primi anni ‘90 iniziò a utilizzare i pastelli, che usa ancora oggi. Tra le opere più importanti realizzate a pastello ci sono la sua serie Dog Women, in cui le donne sono mostrate sedute, accovacciate, graffianti e comportandosi come se fossero cani. Questa antitesi di ciò che è considerato comportamento femminile e molte altre opere in cui sembra esserci la minaccia della violenza sulle donne o la sua manifestazione, hanno fatto sì che Rego fosse associata al femminismo. Ha riconosciuto di aver letto in giovane età Il secondo sesso di Simone de Beauvoir, un testo femminista chiave, e che questo le ha fatto una profonda impressione. Le sue opere sembrano anche essere in sintonia con l’interesse per le critiche freudiane mostrate dagli scrittori femministi sull’arte negli anni’90, come Griselda Pollok, con opere come Girl Lifting up Skirt to Dog del 1987 sembra avere inquietanti sfumature sessuali, anche se l’artista contesta i critici che leggono troppi contenuti sessuali nel suo lavoro. Secondo Fiona Bradley la rappresentazione di Rego delle donne come esseri poco femminili, animalistici o brutali è che ciò riflette realtà fisica delle donne come esseri umani nel mondo fisico, piuttosto che il tipo femminile idealizzato nelle menti degli uomini.

 

M.P.F.


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